Ricomparsa dell’irsutismo alla sospensione della flutamide

DOMANDA

Sono una ragazza di 23 anni e soffro di irsutismo e squilibri ormonali e, tra l’altro, ho un seno molto piccolo. Per anni ho seguito con successo la terapiacon Flutamide 250 mg (mezza compressa al giorno). Ho sospeso non perché avessi problemi ma per paura di ripercussioni sul fegato. La mia acne è abbastanza migliorata, ma l'irsutismo è peggiorato dalla sospesione del farmaco. Anche la ceretta dura pochissimo e devo depilarmi molto spesso. Purtroppo non posso assumere la pillola anticoncezionale per via dell'omocisteina (ora sotto controllo) e di casi di trombosi in famiglia. Come posso risolvere il problema?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Antonello Sannia, Endocrinologo, docente di Fitoterapia

La Flutamide ha scarsi effetti tossici a livello del fegato, anche per un uso cronico, per cui al momento non c'è ragione di sospenderla. Per proteggere comunque il suo fegato le consiglio di prendere un estratto secco di Cardo mariano titolato in silimarina minimo 10%, alla dose di 140 mg a metà mattina e di 140 mg a metà pomeriggio. Continui la cura cronicamente data l'eccellente tollerabilità di questo estratto.

Antonello Sannia
Endocrinologo, docente di Fitoterapia
Ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1978 e la Specializzazione in Endocrinologia nel 1981 presso l’Università di Genova.
Nella prima metà degli anni 80 ha frequentato a più riprese corsi di perfezionamento in Fitoterapia in Francia.
Attualmente è docente al corso di perfezionamento in fitoterapia presso le Università di Siena e di Pavia, è membro della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e svolge la sua attività libero professionale in alcuni Centri Medici Specialistici in Piemonte, dove coordina un gruppo di ricerca clinica nel settore fitoterapico in collaborazione con altri colleghi.
Ha pubblicato svariati articoli scientifici sulla fitoterapia sulla rivista Acta Phytotherapeutica, organo ufficiale della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e su altre riviste scientifiche internazionali.
Collabora con alcune testate giornalistiche (Corriere Salute e altri) per la stesura e la validazione di articoli inerenti la fitoterapia. Effettua inoltre consulenza scientifica nel settore industriale farmaceutico rivolto alla fitoterapia.
È Presidente della Società Italiana di Medicina naturale (SIMN), fondazione a carattere scientifico per la formazione fitoterapica dei medici e dei farmacisti, per la ricerca clinica in fitoterapia e per la farmacovigilanza nel settore fitoterapico.
È membro del progetto Phytonet, che è un progetto di ricerca sugli isoflavoni di soia finanziato dalla Comunità Europea.
Ha svolto e svolge numerosi corsi di fitoterapia scientifica per farmacisti, medici pediatri e medici di medicina generale nell’ambito del programma ECM del Ministero della Salute.

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