Polipo alla colecisti: quando operare se si cerca un bimbo

DOMANDA

Dopo una errata diagnosi a mia moglie di calcoli alla colecisti, durante il prericovero per la colecistectomia, hanno appurato che in realtà si trattava di un polipo di 6 mm. L'intervento è stato quindi sospeso ed ora siamo in attesa di capire come comportarci: il chirurgo continua a suggerire l'asportazione da fare anche subito, mentre l'ecografista e il medico di famiglia consigliano di temporeggiare e di monitorare la situazione. Visto che stiamo ipotizzando una gravidanza, quale strada dovremmo intraprendere? Intervenire subito o rinviare al dopo gravidanza? Può lo stato ormonale di una gravidanza essere un fattore di rischio per il polipo? Ci suggerisce una visita specialistica da un gastroenterologo?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Carlo Petruzzellis, Gastroenterologo

Intervenire o meno chirurgicamente è in verità una decisione che prescinde dalla gravidanza. Quello che intendo è semplicemente che la presenza di un polipo di 6 mm nella colecisti non è urgente a tal punto da necessitare un intervento in tempi brevi; è altresì vero che, purtroppo, non è detto che il volere una gravidanza possa significare immediatamente il successo del progetto, per cui potrebbe passare molto tempo prima di riuscirci. A mio avviso potrebbe valutare di procedere all'intervento chirurgico programmandolo quando risulta per voi il momento ideale, senza indugiare degli anni (ovviamente se dovessero passare più di 6 mesi sarebbe meglio procedere a un controllo ecografico per monitorare la grandezza del polipo).

Carlo Petruzzellis
Gastroenterologo
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 2005 presso l’Università degli Studi di Messina, prestando opera come studente frequentatore e quindi come tesista in reparto di epatologia della stessa università. Borsista per un anno presso Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma (Policlinico A. Gemelli) quindi specializzando presso questa struttura in collaborazione con l'Istituto Ospedaliero Fondazione Poliambulanza di Brescia. Negli anni della specializzazione, conseguita a luglio del 2011, si è occupato prevalentemente di endoscopia e di malattie infiammatorie croniche dell'intestino. Nel Febbraio 2010 ha effettuato Stage in Endoscopia Digestiva presso la Wolfosn Unit, diretta da Dr Brian Saunders, al Northwick Park & St Mark’s Hospitals. Dal 2010 al 2014 ha rivestito il ruolo di facilitatore della formazione presso l’UO di Endoscopia Digestiva dell'Istituto Ospedaliero Fondazione Poliambulanza di Brescia, dove lavora dal luglio 2011 come dirigente medico. Nell'aprile 2012ha conseguito Premio per il miglior contributo scientifico della sessione Endoscopia Generale nel corso del 18° Congresso Nazionale delle Malattie Digestive. Dal dicembre 2011 al marzo 2016 ha svolto e quindi conseguito Dottorato di ricerca in Fisiopatologia della nutrizione e del metabolismo presso Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Negli anni ha partecipato in veste di clinical investigator di vari sperimentazioni scientifiche e dal 2016 sperimentatore principale per l'Ospedale Fondazione Poliambulanza per vari studi scientifici internazionali nell'ambito delle malattie infiammatorie croniche dell'intestino. Dal 2015 Membro del Consiglio Direttivo della “Società scientifica dei giovani gastroenterologi endoscopisti italiani” (AGGEI).

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