Pneumotorace spontaneo, rischi di recidiva

DOMANDA

Sono un ragazzo di 22 anni e da circa 3 anni pratico calcio a livello agonistico. Due giorni fa dopo una seduta di allenamento mentre ritornavo a casa ho avvertito delle forti fitte alla parte posteriore del torace sinistro, non riuscivo a respirare; sono corso in ospedale e le lastre hanno rilevato uno pneumotorace spontaneo a sinistra. Dopo 2 - 3 gg dovò ripetere le lastre per controllo. Ora a due giorni mi sento meglio, ogni tanto quando respiro mi fa un po’ male dietro al torace. Quello che volevo chiederle è: dopo quanto tempo da tale episodio è possibile riprendere un attività agonisitica? C’è il rischio che possa ricapitare tale evento? Sono abbastanza alto e longilineo e mi hanno detto che per questo motivo devo stare attento.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Francesco Tursi, Pneumologo

Il pneumotorace spontaneo è un evento di frequente riscontro nei soggetti longilinei come giustamente le hanno detto e il dolore è normale per qualche giorno. È fondamentale verificare che il polmone sia ritornato a parete con la nuova radiografia e poi dovrà aspettare almeno 30 giorni prima di effettuare attività fisica, anche se il pneumotorace può insorgere tranquillamente anche a riposo; tuttavia la recidiva è un evento anch'esso molto comune, quindi il rischio continuerà ad esserci. Le consiglio comunque di fare anche una Tc torace ad alta risoluzione per verificare se ci sono bolle all'interno dei polmoni e un dosaggio dell'alfa1-antitripsina.

Francesco Tursi
Pneumologo
Dal 2005 è Dirigente medico presso l’UO di Pneumologia dell’Ospedale Maggiore di Lodi.
È dal 2002 Segretario dell’Associazione Italiana per lo Studio della Tosse (A.I.S.T.), www.assotosse.com e dal 2009 Presidente dell’ ALOR onlus (associazione lodigiana di ossigenoterapia riabilitativa).
Nel 2008 ha effettuato la segreteria scientifica del convegno “Inquinamento atmosferico: stato e impatto sulle vie respiratorie” tenutosi a Lodi.
È stato Relatore in diversi convegni accreditati ECM.
Ha realizzato diverse pubblicazioni e studi di ricerca, tra cui:
Partecipazione alla stesura del manuale di “Malattie dell'apparato respiratorio” (C: Terzano) ed. Springer 2006;
nel 2005 Progetto ICEBERG che ha permesso di valutare l’effetto degli inquinanti indoor sulla salute degli operai della provincia di Bologna in collaborazione con API, CNR, azienda ausl di Bologna; nel 2002-2004 Studio AIST. L’ AIST (Associazione Italiana Studio Tosse) ha condotto una ricerca multicentrica, alla quale hanno partecipato 12 centri ospedalieri ed universitari disposti su tutto il territorio nazionale, con lo scopo di valutare le relazioni esistenti tra l’eziologia e le caratteristiche della tosse, nonché di valutare la prevalenza delle varie cause di tosse;
“Broncopneumopatia cronica ostruttiva, non solo un male di stagione”, D&T (diagnosi e terapia) anno XXII, numero 10, dicembre 2003;
“Tosse: aspetti diagnostici e terapeutici”, anno II, numero 1, Allergy and Respiratory Diseases, 2003;
“ Inquinamento atmosferico: il punto di vista dello pneumologo. Atti del XVIII congresso internazionale della società degli otorinolaringoiatri;
Roma IFOS giugno 2005; Questionario per valutare l’impatto della tosse cronica sulla qualità di vita, quarto convegno nazionale AIST, 2003.
Ha particolare interesse nello studio delle acque minerali e ha collaborato alla stesura di: “Guida alle Acque Minerali in Bottiglia”, V edizione, 2002 e VI edizione, 2005.

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