Pace maker nella malattia del nodo del seno

DOMANDA

Mia madre, 82 anni, soffre di ipertensione e assume da vari anni nebivololo 5 mg, idroclorotiazide e warfarin costante in quanto ha avuto una TVP. Premesso ciò, un pomeriggio ha avuto un innalzamento della pressione circa 180 con una frequenza di circa 120-130 tanto da allertare il 118. Ricoverata in cardiologia hanno regolazizzato il battito e la frequenza con cardioversione. Secondi prima della cardioinversione però il cuore ha fatto una pausa di 5 secondi. Il chirurgo voleva impiantare un pacemaker diagnosticando una sindrome del nodo del seno. Mia madre ha rifiutato. Dopo 15 gg la FA si è ripresentata con una pausa di 6 sec. Esiste una terapia invece del pacemaker?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Claudio Panciroli, Cardiologo

Assolutamente no. Da quanto esposto è proprio una sindrome bradicardia-tachicardia e/o malattia del nodo del seno. Come primo tentativo sospenderei comunque il nebivololo, che è un betabloccante e abbassa molto i battiti, quindi farei un Holter-ecg urgente e poi valuterei subito il pacemarker: non esiste una alternativa medica.

Claudio Panciroli
Cardiologo
Dal 1985 esercita la professione presso l’Azienda Ospedaliera della Provincia di Lodi, in USS Interdipartimentale di Emodinamica di cui è responsabile e in USC di Cardiologia e, privatamente, in ambulatorio.
Laureato e specializzato presso l’Università degli studi di Pavia, dal 1996 si occupa principalmente di emodinamica e dal 2001 anche di interventistica coronarica.
Ha frequentato negli anni, per studio, i seguenti reparti ospedalieri: CNR Fisiologia Clinica di Pisa, Centro Medico di Montescano, Cardiologia di Trieste, Centro Trapianti di Milano Niguarda Cardiologia, l’emodinamica di Cittadella (PD), l’emodinamica di Legnano, l’emodinamica di Pavia (consecutivamente per 5 anni in comando periodico), l’emodinamica HSR Milano occupandosi di Angina di Prinzmetal ed aritmie ischemiche, scompenso cardiaco, sindromi coronariche acute, IMA.
Ha ricoperto diversi incarichi pubblici, tra i quali: Ufficiale Medico con incarico di Dirigente del Servizio Sanitario, Direttore sanitario provinciale CRI Lodi, VicePresidente CRI Lodi, Presidente Lega Navale Italiana sez. Lodi, Insegnante scuola infermieri AO Lodi.
È autore e coautore di 153 pubblicazioni scientifiche tra articoli ed abstracts su riviste cardiologiche nazionali ed internazionali; è stato relatore a 34 congressi/convegni nazionali ed a 10 congressi di cardiologia internazionali.
Ha eseguito diversi studi clinici policentrici; ora sono in corso o appena conclusi cinque studi clinici policentrici per l’emodinamica (Early ACS, Cactus, Patogenesi della trombosi acuta nell’IMA, Apical Balloning, BLINK)

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