"Pace maker nella malattia del nodo del seno"
Mia madre, 82 anni, soffre di ipertensione e assume da vari anni nebivololo 5 mg, idroclorotiazide e warfarin costante in quanto ha avuto una TVP. Premesso ciò, un pomeriggio ha avuto un innalzamento della pressione circa 180 con una frequenza di circa 120-130 tanto da allertare il 118. Ricoverata in cardiologia hanno regolazizzato il battito e la frequenza con cardioversione. Secondi prima della cardioinversione però il cuore ha fatto una pausa di 5 secondi. Il chirurgo voleva impiantare un pacemaker diagnosticando una sindrome del nodo del seno. Mia madre ha rifiutato. Dopo 15 gg la FA si è ripresentata con una pausa di 6 sec. Esiste una terapia invece del pacemaker?
Risponde: Panciroli Claudio - Cardiologo
Assolutamente no. Da quanto esposto è proprio una sindrome bradicardia-tachicardia e/o malattia del nodo del seno. Come primo tentativo sospenderei comunque il nebivololo, che è un betabloccante e abbassa molto i battiti, quindi farei un Holter-ecg urgente e poi valuterei subito il pacemarker: non esiste una alternativa medica.