Ormoni tiroidei e TSH tendenti al minimo, che fare

DOMANDA

Sono in monitoraggio dallo scorso anno per la tiroide. Sono figlia di una famiglia di donne con tiroidite di Hashimoto. Sia lo scorso anno che ora (gli esami sono di 4 giorni fa) sono emersi valori tendenti ai minimi. Questo per FT3 ed FT4, ma la cosa che mi incuriosisce è che anche il TSH è appena sopra il valore minimo (il minino è 0,25 il mio valore invece 0,50). Il mio medico curante dice di non fare nulla ma io ho letto invece che il TSH basso è segnale di qualche cosa legata all'ipofisi. Cosa mi consiglia di fare? Lo scorso anno ho fatto eco tiroidea ed era tutto nella norma così come gli anticorpi che non mi hanno fatto ripetere quest'anno.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Antonello Sannia, Endocrinologo, docente di Fitoterapia

Per accertare bene la funzionalità e la morfologia dell'ipofisi bisognerebbe fare una risonanza magnetica nucleare dell'ipofisi, per valutare le dimensioni della ghiandola. Io farei anche una scintigrafia tiroidea per vedere come la tiroide sta funzionando. Probabilmente il suo medico ha ragione quando le dice di non fare nulla visto che il TSH è nei limiti della norma. Bisogna però tenere sotto controllo ogni 4-6 mesi la funzionalità tiroidea eseguendo il dosaggio di T3, T4 e TSH e anche quello degli anticorpi relativi alla tiroide. Almeno una volta all'anno bisognerà fare anche un'ecografia.

Antonello Sannia
Endocrinologo, docente di Fitoterapia
Ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1978 e la Specializzazione in Endocrinologia nel 1981 presso l’Università di Genova.
Nella prima metà degli anni 80 ha frequentato a più riprese corsi di perfezionamento in Fitoterapia in Francia.
Attualmente è docente al corso di perfezionamento in fitoterapia presso le Università di Siena e di Pavia, è membro della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e svolge la sua attività libero professionale in alcuni Centri Medici Specialistici in Piemonte, dove coordina un gruppo di ricerca clinica nel settore fitoterapico in collaborazione con altri colleghi.
Ha pubblicato svariati articoli scientifici sulla fitoterapia sulla rivista Acta Phytotherapeutica, organo ufficiale della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e su altre riviste scientifiche internazionali.
Collabora con alcune testate giornalistiche (Corriere Salute e altri) per la stesura e la validazione di articoli inerenti la fitoterapia. Effettua inoltre consulenza scientifica nel settore industriale farmaceutico rivolto alla fitoterapia.
È Presidente della Società Italiana di Medicina naturale (SIMN), fondazione a carattere scientifico per la formazione fitoterapica dei medici e dei farmacisti, per la ricerca clinica in fitoterapia e per la farmacovigilanza nel settore fitoterapico.
È membro del progetto Phytonet, che è un progetto di ricerca sugli isoflavoni di soia finanziato dalla Comunità Europea.
Ha svolto e svolge numerosi corsi di fitoterapia scientifica per farmacisti, medici pediatri e medici di medicina generale nell’ambito del programma ECM del Ministero della Salute.

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