Malformazione congenita all’alluce, quando intervenire

DOMANDA

Mio figlio, ad oggi di 4 mesi, è nato con un malformazione congenita all'alluce del piede sinistro e per questo ho richiesto consulto in due strutture sanitarie. Fatti tutti gli accertamenti del caso e stabilita la localizzazione del problema sono nel dubbio su quando eseguire l'intervento: a ridosso del periodo dei primi passi (quindi il più tardi possibile) o a breve sostenendo anche una minor presa di coscienza dell'intervento da parte del bambino. Le chiedo una parere a riguardo, evidenziando eventuali controindicazioni o consigli.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa

Non so di che malformazione si tratti, ma in genere i tempi dell'intervento si stabiliscono facendo un bilancio tra il ridurre i rischi operatori (più il bimbo è grande e più pesa, meno sono i rischi anestesiologici) e il tempo migliore perché il bimbo cammini a tempo debito senza difficoltà. Il bilancio deve poi essere personalizzato valutando il singolo bambino, la sua specifica malformazione, la collaborazione con la famiglia per la successiva eventuale fisioterapia. Non voglio suggerirle alcuna decisione: si affidi al centro che le è parso più serio. Anche le liste di attesa sono una variabile che bisogna tenere in conto, ma onestà vuole che, se l'attesa modifica i risultati, si avvisi la famiglia della possibilità di rivolgersi anche ad altri centri con tempi di attesa inferiori. Lo chieda pure, è un suo diritto!

Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.

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