Lacerazione del frenulo al primo rapporto

DOMANDA

Sono un ragazzo di 18 anni. Due giorni fa ho avuto il mio primo rapporto completo con la mia ragazza. È andato tutto bene però ieri mattina mi sono accorto di avere una leggera lacerazione del frenulo che mi provoca molto dolore, anche nell'atto della minzione. Vorrei chiedere se è normale avere questa lacerazione in seguito al primo rapporto sessuale e quali sono i tempi per la guarigione. Eventualmente, quanto tempo è consigliato aspettare per avere successivi rapporti?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Mario Maggi, Andrologo e sessuologo

La lacerazione del frenulo durante il rapporto sessuale non è un evento infrequente. Esso può essere dovuto semplicemente allo stress meccanico che si verifica durante la penetrazione, magari in caso di una lubrificazione vaginale non ottimale. Se la lesione è di piccola entità e non dà sanguinamento, oppure solo una sanguinamento di breve durata facilmente arrestabile tamponando la ferita, l'unica cosa da fare è tenere la ferita ben pulita e disinfettata, evitando rapporti per 2 o 3 settimane. Il dolore passerà gradualmente e la guarigione avverrà spontaneamente nell'arco di un paio di settimane. Al contrario, se la ferita dovesse provocare un abbondante e prolungato sanguinamento, è consigliabile rivolgersi a un pronto soccorso. Se la lacerazione del frenulo dovesse verificarsi in maniera ricorrente, è invece consigliabile rivolgersi a uno specialista in urologia. Infatti la lacerazione del frenulo può essere dovuta a una eccessiva brevità dello stesso che può essere corretta con un piccolo intervento chirurgico attuabile in regime ambulatoriale.

Mario Maggi
Andrologo e sessuologo
Dal 2000 è Professore Ordinario di Endocrinologia, Facoltà di Medicina, Università di Firenze.
Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Firenze, si è specializzato in Endocrinologia nella stessa Università. Tra il 1985 e il 1986 è stato Ricercatore ospite presso il Laboratory of Theoretycal and Physical Biology, NICHD dell’NIH, a Bethesda (Usa) e dal 1986 al 1990 ha lavorato come Medico specialista presso l’Unità di Endocrinologia dell’Università di Firenze. Dal 1992 al 1994 ha ricoperto il ruolo di Professore di Endocrinologia presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia dell’Università di Pisa e dal 1992 al 2004 presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia dell’Università di Firenze. Nel 1993 è stato Assistente Medico presso l’unità di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera Careggi e dal 1993 al 2000 Aiuto Medico, Dirigente I Livello presso l’Unità di Andrologia della medesima Azienda. Dal 1993 al 2004 Professore di Andrologia presso la Scuola di Specializzazione di Ostetricia e Ginecologia, Università di Firenze e da 1996 al 2000 Professore di Andrologia presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia, Università di Brescia. Dal 2005 è Direttore S.O.D. Medicina della Sessualità e Andrologia, Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Firenze.
Ha al suo attivo più di 240 pubblicazioni, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, la redazione di capitoli inerenti la riproduzione umana e la medicina della sessualità su svariati libri e diverse relazioni a congressi nazionali e internazionali.
Da anni si occupa di Andrologia e Medicina della sessualità (http://www.andrological.org/ http://www.ilmiodono.it/it/organizzazioni/?id_organizzazione=84).
È Editor associato per il “Journal of Sexual Medicine” e l’“Acta Physiologica Scandinava” ed è nel Board scientifico dell’“International Journal of Endocrinology”.
È membro di numerose società scientifiche, quali Endocrine Society; European Academy of Andrology; European Society for Sexual Medicine; Società Italiana di Endocrinologia; Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità; Società Italiana Sessuologia Scientifica. Dal 2010 è segretario della European Academy of Andrology e coordina l’attività regionale della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità. È chairman del Comitato di Endocrinologia delle disfunzioni sessuali maschili del ISSM Standard's Committee.

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