Isteroscopia operativa per polipo e trattamento del prolasso

DOMANDA

Circa 5 giorni fa ho subito un intervento in isteroscopia di asportazione polipo. Contemporaneamente dato che il chirurgo ha visto che c'era un prolasso - anche se io avevo solamente delle piccole perdite di urina e solo in certe situazioni - ha trattato anche il prolasso con tecnica di miniarc. Ora sono alquanto preoccupata: non riesco a urinare spontaneamente e son dovuta ricorrere allo svuotamento della vescica un paio di volte con il catetere, cosa mi e successo? Tornerò come prima?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Emilio Arisi, Ginecologo

Davanti a una domanda di questo tipo si pongono almeno due quesiti. Il primo riguarda il consenso informato e il secondo riguarda gli aspetti più propriamente clinici conseguenti alla procedura chirurgica. Riguardo al consenso informato è sperabile che due interventi così diversi siano stati ambedue prospettati informando l’utente dei rischi e dei benefici conseguenti. Il tipo di intervento eseguito pone un nastro di materiale sintetico sotto l’uretra, per correggere l'incontinenza urinaria femminile da stress, utilizzando una unica minima incisione. Altri tipi di incontinenza (da urgenza, da vescica iperattiva) non se ne giovano e non sono indicati per questo tipo di intervento. Riguardo la difficoltà alla minzione va detto che spesso questa è una complicanza di questo tipo di interventi, che sospendono l’uretra, ma talora la stringono un po’. Quasi sempre il problema si risolve con il passare del tempo.

Emilio Arisi
Ginecologo
Dal 1993 al 2010 è stato Direttore della U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Regionale “S. Chiara” di Trento dove, dall’inizio del 2002 è stato coordinatore del Dipartimento Materno-Infantile della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento. Attualmente esercita la sua attività ambulatoriale come libero-professionista a Carpi (Modena) e Trento. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Parma, si è specializzato in Ostetricia e Ginecologia nella stessa Università. Tra il 1969 ed il 1993 ha lavorato in vari ospedali (Carpi MO, Correggio RE, Policlinico Universitario di Modena, Suzzara MN, Guastalla RE). Ha effettuato migliaia di interventi chirurgici, in ambito sia ostetrico sia ginecologico. Negli ultimi anni ha posto principalmente la propria attenzione sulla chirurgia oncologica-ginecologica. Ha al suo attivo circa 500 pubblicazioni, dedicate soprattutto ai problemi della contraccezione, dell’aborto volontario e della oncologia ginecologica, ma anche della gravidanza e della menopausa, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, relazioni a congressi nazionali e internazionali, e alcuni volumi. È stato Direttore Scientifico della edizione italiana della rivista specialistica “Current Obstetrics & Gynecology” dal 1992 al dicembre 2006. Per molti anni è stato Presidente nazionale dell’UICEMP (www.uicemp.org), una associazione di consultori privati (CEMP), che è federata alla IPPF (International Planned Parenthood Federation) (www.ippf.org), la più grande organizzazione non governativa mondiale dedicata ai problemi della salute riproduttiva. Per molti anni è stato nel Consiglio mondiale e in quello europeo della IPPF. È membro del Consiglio nazionale dell’AOGOI (Associazione Ginecologi Ospedalieri Italiani), di cui è segretario regionale per il Trentino-Alto Adige. È stato per il triennio 2005-2007 consigliere nel Direttivo nazionale della SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) ed è stato eletto tesoriere della SIGO per il triennio 2008-2010. È Presidente della SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione), che è stata fondata nel luglio 2006. È Direttore scientifico della rivista “Contraccezione Sessualità Salute Riproduttiva”, organo ufficiale della SMIC. È membro di varie organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali. Per il periodo 2012-2016 è stato eletto nel Board of Directors della ESC (European Society of Contraception). Nel giugno 2012 è socio fondatore dell’ECEC (European Consortium for Emergency Contraception), ed è nominato nel ECEC Board.

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