ingessatura e riabilitazione

DOMANDA

Dopo una caduta giocando a calcio ho riportato la frattura composta alla base del 5 metacarpo piede
sinistro. Mi è stata provvisoriamente applicata una valva gessata che dovrò tenere per circa 8 gg per poi rivalutare la situazione con Rx e (si ipotizza) gessatura rigida 30gg e successiva riabilitazione. Le mie domande sono queste: nel periodo di gessatura che accorgimenti devo tenere per una buona guarigione? Che tipo di riabilitazione si attua, di solito, dopo questo genere di fratture e per quanto tempo?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Elena Boccalandro, Terapista della Riabilitazione, Dottore in Osteopatia

Durante l'ingessatura è bene mantenere l'arto in scarico: di per sè una frattura composta dà meno complicazioni d'infezione durante la formazione del callo osseo. Tuttavia perché la saldatura avvenga correttamente è necessario attenersi scrupolosamente alle indicazioni che vengono date dopo la lastra di controllo. In generale il periodo di ingessatura è dalle 3 alle 4 settimane. Dopo il gesso comincia la fase riabilitativa che prevede interventi graduali e mirati fino al raggiungimento della funzionalità completa del piede, sia in scarico sia in carico (cioè durante il cammino, la corsa,l'effettuazione di una scala eccetera). La prima fase ha come obiettivo lo sblocco articolare generale del piede coinvolgendo anche la caviglia e il ginocchio. La seconda fase prevede il ripristino graduale del carico del piede anche in punta. Infine si attuano esercizi propriocettivi che hanno un duplice scopo: allenare l'equilibrio e rendere mobile e funzionale il piede in ogni direzione e in ogni situazione. Non è possibile quantificare il tempo necessario per attuare questo piano riabilitativo poiché ogni paziente ha caratteristiche differenti (per esempio soglia del dolore, formazione callo osseo, possibili complicanze e così via)

Elena Boccalandro
Terapista della Riabilitazione, Dottore in Osteopatia
Diplomata in Terapia della Riabilitazione nell’anno 1993/94 e Dottore in Osteopatia dal 1999, è regolarmente iscritta al Registro Osteopati Italiani.
Dal 1994 lavora in qualità di libera professionista.
Ha prestato servizio presso il “Centro Emofilia e Trombosi Angelo Bianchi Bonomi” dell’Ospedale Maggiore di Milano da luglio 1992 a luglio 1993. Dal 1994 fino a marzo 2002 è stata impegnata con incarico libero-professionale in qualità di fisioterapista, presso il Day-Hospital del Pio Albergo Trivulzio.
Si è classificata prima al concorso pubblico per fisioterapisti indetto il 10 marzo 2003 presso il Pio Albergo Trivulzio.
Ha partecipato all’evento formativo pluriennale (2006-2007, 2007- 2008) di “scuola di posturologia integrata” tenutosi a Roma.
Ha vinto il premio nella sessione Caregiver’s Education Award con il seguente progetto: “Analisi posturale e trattamento fasciale in pazienti affetti da artropatia emofilia: studio con gruppo di controllo”.
È stata relatrice in numerosi congressi scientifici e corsi di formazione
professionale.
Ha redatto il capitolo “Rieducazione neuromotoria di gruppo” all’interno del libro ”Parkinson” della dottoressa E.Hartmann.

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