Fuoco di sant’Antonio: contagiosità

DOMANDA

Ho un bambino di 21 mesi. La nonna ha il fuoco di sant'Antonio all'occhio: vorrei sapere se è contagioso e dopo quanto tempo posso farli reincontrare.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa

Il fuoco di sant'Antonio è provocato da una riattivazione del virus varicella-zoster. È contagioso solo per contatto diretto del liquido che fuoriesce dalle vescicole cutanee, non è contagioso per via aerea come la varicella. Quando le vesciole si sono trasformate tutte in croste, non più secernenti, la malattia non è più contagiosa.

Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.

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