Fantasie erotiche: quando è bene confessarle alla partner

In un momento di calo del desiderio, condividere con la partner una propria fantasia può aiutare a risvegliare la complicità di coppia.

Può capitare a tutte le coppie di ritrovarsi in un momento di apatia sessuale. Ma spesso non se ne parla, aspettando che tutto si risolva da sé. «È l’errore più comune, senza pensare che così il problema diventa sempre più protagonista, e a farne le spese è l’equilibrio tra i partner» spiega Roberta Rossi, presidente FISS, Federazione italiana di sessuologia scientifica.

«La questione va invece affrontata con serenità in modo da far emergere la possibile causa. Che non è quasi mai una terza persona, come spesso si pensa, tormentandosi. Il più delle volte invece sono le difficoltà quotidiane a far sì che si investano le proprie energie in altri ambiti, a discapito della vita sessuale».

Fantasie da condividere

Per risvegliare la complicità di coppia e di conseguenza il desiderio, possono giocare un ruolo le fantasie erotiche. Averle è del tutto normale e non c'è nulla di sbagliato.

Condividerle col proprio partner aiuta a stimolare gli ormoni cosiddetti del desiderio e dare il via a tutta quella serie di eventi che culminano nell'erezione per lui e nell'orgasmo per lei. Non solo. Le fantasie erotiche potenziano l'inventiva della persona, rivelano aspetti della personalità che sono magari rimasti in ombra negli ultimi anni e scardinano schemi ripetitivi, a favore di un rinnovamento nella vita di coppia.

Un aiuto per ritrovare la complicità

Sì allora alle fantasie erotiche, dunque, a patto però di non superare alcuni limiti che farebbero solo sentire a disagio l'altra persona e aumentare il rischio di frattura nel caso di un rapporto già fragile.

«L’obiettivo è di progettare qualcosa col proprio partner, anche semplicemente un’ora da soli in casa propria – dice l’esperta. Aiuta a risvegliare la complicità di coppia e di conseguenza il desiderio».

Gli esempi di fantasie da condividere perché utili a entrambi non mancano. Come un appuntamento, simile a quelli degli adolescenti. Qui le fantasie hanno un ruolo sulla costruzione di come sarà l'incontro, dall'abbigliamento a ciò che accadrà. Oppure, immaginare di essere i protagonisti della scena ben nota de “Il postino suona sempre due volte”. O ancora, unire le fantasie al gusto del proibito e sorprendere la propria partner con pensieri che sfociano nel fare l'amore, realmente oppure nell'immaginario, in ascensore oppure in auto in una zona appartata.

Ma attenzione. Se entro sei mesi non si ritrovano gli equilibri, è meglio chiedere aiuto a uno specialista in sessuologia.

Cinzia Testa
Cinzia Testa
Nata e cresciuta a Milano, decide da bambina di voler fare la giornalista e caparbiamente non modifica questo suo desiderio nonostante le difficoltà iniziali.  Dopo un periodo quale collaboratrice per le pagine milanesi de L’Unità nella seconda metà degli anni ’80, viene coinvolta nel primo progetto di editoria “naturale”: comincia a scrivere di alimentazione, le viene affidata una rubrica di ricette e tiene dei corsi pratici di cucina vegetariana e teorici nell’ambito dell’alimentazione. Da lì a scrivere di salute il passo è breve e nell’arco di un paio di anni avviene il “salto” e il passaggio definitivo al lavoro come freelance e la collaborazione a diverse testate come il quotidiano La Voce, il mensile del Gruppo San Paolo Club 3, per poi approdare a Donna Moderna, testata che rimane a tutt’oggi la sua principale attività. A metà degli anni ’90 viene anche coinvolta insieme a una collega nella redazione giornalistica di Attualità in Senologia, l’unica in Italia dedicata alla senologia oncologica e scatta la passione per l’oncologia. Considera il giornalismo come un momento anche di contatto e di confronto con il pubblico e ha l’opportunità di partecipare in prima persona a campagne di prevenzione sul territorio nell’ambito dell’oftalmologia (glaucoma) e dell’oncologia (tumori femminili) e di condurre con le colleghe di Donna Moderna dirette facebook su tematiche di salute ad ampio respiro. Curiosa per natura, ama viaggiare e quando può, restaura mobili e li riporta a nuova vita. Ha una passione infinita per la cucina, inventa continuamente nuove ricette e le scrive sui fogli più disparati che immancabilmente perde. Per ovviare a questa incurabile forma di distrazione, ora posta le foto dei piatti con l’elenco degli ingredienti direttamente su Instagram. Adora la solitudine come momento di ricarica, ma non potrebbe mai vivere senza le persone che ama. 

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