"Differenza tra prodotto fresco e preparati erboristici"
Vorrei avere delle delucidazioni rispetto alla differenza tra prodotto fresco e preparati erboristici. I preparati erboristici conservano le proprietà del vegetale fresco? Quali sono i preparati che meglio conservano le proprietà native del vegetale? Come si fa a scegliere un preparato di qualità da uno di secondo ordine?
Risponde: Raimo Renato - Farmacista perfezionato in Fitoterapia, Fitopreparatore
La sua domanda è molto utile per far chiarezza e rispondere a quanti confondono un prodotto a base di piante con un prodotto fitoterapico. Qualunque prodotto con indicazioni salutistiche deve rispondere ai criteri fondamentali di qualità, sicurezza ed efficacia. Una vuoto legislativo non consente una chiara distinzione tra ciò che è un Fitoterapico, cioè con indicazioni terapeutiche, e che deve avere un valore di contenuto di principio attivo identificato e riportato chiaramente in etichetta (estratti secchi titolati e standardizzati) e ciò che è semplicemente un prodotto a base di piante (succhi, estratti acquosi, tinture idroalcoliche, macinati). Il “fresco” non è garanzia di efficacia, un infuso o una tisana sono estratti acquosi che non rispettano il fitocomplesso, cioè l’insieme di quei principi attivi che la natura ha voluto in quella parte di pianta, la cosiddetta droga. Esempio: su una confezione di estratto secco titolato di fucus vesicolosus si potrà leggere che il titolo in iodio è di 0,05-0,1 % per ogni capsula. In un estratto idroalcolico, o tintura madre di fucus questo valore non è possibile reperirlo. Quindi dai prodotti “titolati” in principio attivo ci si può aspettare un risultato terapeutico costante e riproponibile in ogni assunzione, come un farmaco, e questi si ottengono dalla droga essiccata attraverso particolari procedimenti estrattivi. Tutto il resto non sono scientificamente riconoscibili nel tenore di principio attivo e quindi hanno valore nel loro effetto solo come attività salutistica, non riproponibile in ogni assunzione perché in questi non è certo il valore in principio attivo. Il rischio è che questo vuoto di legge non tuteli il consumatore. Credendo tutto il naturale “innocuo” ci spingono a usare, in pericolosi mix fai da te, prodotti che spesso nascondono insidie. La regola è di rivolgersi sempre a un farmacista o a un medico esperti.