Il diario della cefalea, cos’è e a cosa serve

A cosa serve

L’ha consigliato il medico, o il farmacista. Oppure si è arrivati a conoscerlo perché lo usa un amico che soffre di mal di testa. A cosa serve, di preciso, il diario della cefalea? Chi lo deve usare?

Procediamo con ordine: che un diario della cefalea lo si usi per annotare i giorni in cui si ha mal di testa è intuitivo, addirittura scontato. Un buon diario, però, non si limita a questo. Deve permettere di riportare le principali caratteristiche del dolore (era pulsante? da un solo lato o da entrambi? quanto è durato?) e se c’erano altri sintomi, come il fastidio alla luce, ai rumori o alla nausea. Deve permettere di annotare gli analgesici presi e l’ora di assunzione.

Non basta: un diario davvero utile permette, alle donne, di indicare i giorni del ciclo e i giorni in cui hanno assunto una terapia ormonale. A tutti, di tenere traccia di possibili condizioni che abbiano indotto il mal di testa, come alimenti, odori, situazioni stressanti o nottate insonni.
Un esempio? Eccolo qui.

Il diario mensile

Un diario come questo va compilato ogni mese. I risvolti positivi sono molteplici. Ad esempio, permette a chi lo compila di capire il reale impatto del mal di testa sulla vita di tutti i giorni, valutando l’opportunità di cercare l’aiuto di un esperto. Agli specialisti delle cefalee aiuta a comprendere la necessità di una terapia preventiva che riduca la frequenza del dolore. Con il diario si possono inoltre scoprire fattori che aumentano la probabilità di sviluppare dolore, per iniziare a evitarli.

Suggerimento per l'uso corretto

Qui trovi tutti i suggerimenti per compilare al meglio il tuo diario della cefalea. Portalo con te (almeno gli ultimi tre mesi completi) la prossima volta che deciderai di parlare del tuo mal di testa con il medico o il farmacista.

 

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