Curcumina e piperina in caso di ipertiroidismo

DOMANDA

Da 3 anni soffro di ipertiroidismo autoimmune (con TSH soppresso e anticorpi TPO elevati) e da un anno non assumo più propiltiuracile (ero allergico al metimazolo), perché anche questo farmaco iniziava a darmi problemi, quindi non sto facendo terapia. Il mio ginecologo mi ha consigliato di prendere un prodotto a base di epigallocatechina, curcumina e piperina (4 compresse al dì durante i pasti), ma ho molti problemi con le spezie (mi creano emorroidi, ragadi, forti dolori addominali da colica). Vorrei sapere se, secondo lei, questo prodotto potrebbe peggiorare il problema e soprattutto se può dare problemi con l'ipertiroidismo.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Antonello Sannia, Endocrinologo, docente di Fitoterapia

Il prodotto descritto può essere preso tranquillamente da persone che, come lei, hanno problemi ad assumere il metimazolo, perchè non interferisce significativamente con la funzionalità della tiroide. La dose consigliatale dal suo ginecologo è corretta. Non credo che possa peggiorare i problemi di emorroidi e di ragadi di cui soffre.

Antonello Sannia
Endocrinologo, docente di Fitoterapia
Ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1978 e la Specializzazione in Endocrinologia nel 1981 presso l’Università di Genova.
Nella prima metà degli anni 80 ha frequentato a più riprese corsi di perfezionamento in Fitoterapia in Francia.
Attualmente è docente al corso di perfezionamento in fitoterapia presso le Università di Siena e di Pavia, è membro della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e svolge la sua attività libero professionale in alcuni Centri Medici Specialistici in Piemonte, dove coordina un gruppo di ricerca clinica nel settore fitoterapico in collaborazione con altri colleghi.
Ha pubblicato svariati articoli scientifici sulla fitoterapia sulla rivista Acta Phytotherapeutica, organo ufficiale della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e su altre riviste scientifiche internazionali.
Collabora con alcune testate giornalistiche (Corriere Salute e altri) per la stesura e la validazione di articoli inerenti la fitoterapia. Effettua inoltre consulenza scientifica nel settore industriale farmaceutico rivolto alla fitoterapia.
È Presidente della Società Italiana di Medicina naturale (SIMN), fondazione a carattere scientifico per la formazione fitoterapica dei medici e dei farmacisti, per la ricerca clinica in fitoterapia e per la farmacovigilanza nel settore fitoterapico.
È membro del progetto Phytonet, che è un progetto di ricerca sugli isoflavoni di soia finanziato dalla Comunità Europea.
Ha svolto e svolge numerosi corsi di fitoterapia scientifica per farmacisti, medici pediatri e medici di medicina generale nell’ambito del programma ECM del Ministero della Salute.

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