Che fare se si è frequentata per anni una casa con presenza di amianto

DOMANDA

Sono un ragazzo di vent’anni e ho scoperto da poco di avere frequentato per anni (dall'infanzia, 3/4 volte a settimana) un luogo dove era presente un tetto in amianto. La cosa che mi fa preoccupare di più è che non è l'unica volta che sono stato molto vicino a questo materiale, ma durante tutta l'estate ho frequentato un campo dove si facevano delle partite di calcio e molto vicino a noi si vedevano delle lastre d'eternit rotte. Per ora ho smesso di frequentare questi luoghi, ma non so come mi devo comportare e se devo fare presente al mio medico la situazione.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Francesco Tursi, Pneumologo

Essere stati esposto all'eternit è in italia molto frequente, non per questo ci ammaliamo tutti di mesotelioma, il tumore che viene generato dall'asbesto. In ogni odo, se volesse fugare ogni dubbio, può effettuare una Tc torace basale con tecnica spirale per vedere se ci sono dei micronoduli o ispessimenti pleurici.

Francesco Tursi
Pneumologo
Dal 2005 è Dirigente medico presso l’UO di Pneumologia dell’Ospedale Maggiore di Lodi.
È dal 2002 Segretario dell’Associazione Italiana per lo Studio della Tosse (A.I.S.T.), www.assotosse.com e dal 2009 Presidente dell’ ALOR onlus (associazione lodigiana di ossigenoterapia riabilitativa).
Nel 2008 ha effettuato la segreteria scientifica del convegno “Inquinamento atmosferico: stato e impatto sulle vie respiratorie” tenutosi a Lodi.
È stato Relatore in diversi convegni accreditati ECM.
Ha realizzato diverse pubblicazioni e studi di ricerca, tra cui:
Partecipazione alla stesura del manuale di “Malattie dell'apparato respiratorio” (C: Terzano) ed. Springer 2006;
nel 2005 Progetto ICEBERG che ha permesso di valutare l’effetto degli inquinanti indoor sulla salute degli operai della provincia di Bologna in collaborazione con API, CNR, azienda ausl di Bologna; nel 2002-2004 Studio AIST. L’ AIST (Associazione Italiana Studio Tosse) ha condotto una ricerca multicentrica, alla quale hanno partecipato 12 centri ospedalieri ed universitari disposti su tutto il territorio nazionale, con lo scopo di valutare le relazioni esistenti tra l’eziologia e le caratteristiche della tosse, nonché di valutare la prevalenza delle varie cause di tosse;
“Broncopneumopatia cronica ostruttiva, non solo un male di stagione”, D&T (diagnosi e terapia) anno XXII, numero 10, dicembre 2003;
“Tosse: aspetti diagnostici e terapeutici”, anno II, numero 1, Allergy and Respiratory Diseases, 2003;
“ Inquinamento atmosferico: il punto di vista dello pneumologo. Atti del XVIII congresso internazionale della società degli otorinolaringoiatri;
Roma IFOS giugno 2005; Questionario per valutare l’impatto della tosse cronica sulla qualità di vita, quarto convegno nazionale AIST, 2003.
Ha particolare interesse nello studio delle acque minerali e ha collaborato alla stesura di: “Guida alle Acque Minerali in Bottiglia”, V edizione, 2002 e VI edizione, 2005.

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