Che fare se la colonscopia non è tollerata

DOMANDA

Ho 69 anni e ho fatto 3 colonscopie per familiarità, la prima 12 anni fa fino al cieco che ha evidenziato un polipo di 1,4 cm, non tumorale a 30 cm dall'ano. La seconda 7 anni fa sempre fino al cieco negativa. La terza 2 anni fa, però solo fino alla flessura epatica, sospesa per fortissimi dolori dovuti ai diverticoli che mi hanno trovato; niente polipi, mi hanno detto che si può considerare sufficiente (è vero?). Ora mi chiedo dovendo continuare a farle e non potendole più sopportarle, ci sono altri esami con risultati pari alla colonscopia? Ho sentito che è uscita la videocapsula che si ingoia ed esplora tutto il colon, oppure c'è qualcos’altro?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Samanta Mazzocchi, Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva

L’ultimo esame endoscopico che lei ha eseguito (due anni fa) non si può ritenere diagnostico e quindi sufficiente alla prevenzione di patologie del colon, soprattutto in presenza di un fattore di rischio come la familiarità. La prevenzione del carcinoma del colon-retto viene effettuata solo con la colonscopia, che è l’unico esame che permette, in presenza di lesioni di mucosa come i polipi, di eseguire biopsie ed esame istologico. Esami meno invasivi, come il clisma opaco, possono, ad opera di un operatore esperto, segnalare la presenza di polipi o diverticoli, che poi andranno caratterizzati o tolti. Ci sono molti centri in Italia che sottopongono a colonscopia in sedazione profonda con assistenza anestesiologica, nei casi in cui l’esame non è tollerato. La videocapsula endoscopica è un’esame che studia l’intestino tenue, non sostituisce, al momento, la colonscopia nello studio del colon.

Samanta Mazzocchi
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 2002 presso l’Università degli Studi di Pavia. Ha operato come studente interna e poi come specializzanda presso l’Istituto di Medicina Interna del Policlinico IRCCS San Matteo di Pavia, dove nel 2008 ha conseguito il diploma di Specializzazione in "Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva".
Dal 2009 presta servizio presso l’U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’IRCCS Policlinico di San Donato Milanese. Dal 2013 opera come dirigente medico presso l’UO di Medicina dell’Ospedale di Castel San Giovanni, Azienda Ospedaliere di Piacenza, in qualità di Medico Gastroenterologo, occupandosi sia dell’ambulatorio di gastroenterologia sia di endoscopia digestiva.
Ha partecipato a diversi corsi e congressi di aggiornamento ed è coautrice di pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali.
Nel febbraio 2004 ha partecipato a Bologna al “Corso residenziale di addestramento sulle metodiche di studio della motilità gastro-intestinale”.
Nel maggio 2008 è stata relatrice al Corso “Screening, inquadramento e trattamento delle disfagie neurogene” a Pavia con una relazione sul Ruolo della manometria esofagea.
Nel novembre 2009 è stata relatrice al Corso “Se il freddo fa diventare la mani blu”, a Grumello del Monte (BG) con la relazione “le complicanze gastroenteriche e terapia”.
Nel Marzo 2010 è stata relatrice al Simposio di Chirurgia Colorettale funzionale dal titolo “Le disfunzioni del pavimento pelvico”, presso il Policlinico San Donato Milanese.

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