Anticoncezionali
Anticoncezionali: quando iniziano a funzionare?
Dopo 2 mesi di amenorrea ho fatto il map test con medrossiprogesterone acetato e mi è stato prescritto un anticoncezionale a base di estradiolo valerato e dienogest. Ho iniziato dal primo giorno di ciclo indotto da medrossiprogesterone acetato (dopo il map test ero andata in amenorrea nuovamente e non mestruavo naturalmente. Oggi è il quarto giorno di anticoncezionale: vorrei sapere se la copertura anticoncezionale è assicurata.
Ogni pillola anticoncezionale, se viene assunta dal primo giorno del ciclo, garantisce una adeguata protezione anticoncezionale da subito.
Troppi anticoncezionali
Ho stupidamente ingerito tre pillole anticoncezionali contemporaneamente, a causa di una dimenticanza dei giorni precedenti. In quali effetti indesiderati potrei incappare?
Non c'è un razionale per assumere tre pillole contemporaneamente, se una donna ha dimenticato di assumere l'anticoncezionale per alcuni giorni. Peraltro i rischi che si corrono sono minimi, forse soltanto il seno un po' più teso o la pancia lievemente più gonfia. Se la pillola si dimentica per qualche giorno ha forse più senso smettere e ripartire dopo alcuni giorni all'inizio del nuovo mestruo.
Metodi anticoncezionali basati sul monitoraggio degli ormoni
Vorrei avere il parere di un esperto sui metodi di contraccezione naturale (per intenderci quelli che dosano gli ormoni nell'urina).
I metodi anticoncezionali citati sono naturali nel senso che non interferiscono con il ciclo biologico della donna, ma lo osservano e permettono alla donna e alla coppia di fare valutazioni. Il loro livello di sicurezza anticoncezionale è abbastanza buono, se usati con precisione, variando da da 2 a 5 donne che restano gravide ogni 100 che li usano per un anno. Ma richiedono molta attenzine e l’astensione dai rapporti per parecchi giorni. Questi metodi vengono anche usati per meglio individuare i giorni atti alla ricerca di una gravidanza.
Linee guida per la prescrizione degli anticoncezionali ormonali
Sono una ragazza di 29 anni. Pochi giorni fa mi sono recata al consultorio di riferimento per richiedere la prescrizione della pillola anticoncezionale. La dottoressa mi ha fatto l'anamnesi, misurato la pressione e il peso e mi ha prescritto la pillola. Mi ha stranita molto il fatto che non mi abbia fatto fare nessun esame del sangue prima della prescrizione. Forse perché non sono emerse patologie familiari rilevanti. Ma non sarebbe sempre meglio basarsi anche sugli esami di laboratorio, visto le patologie anche gravi a cui si può andare incontro con l'assunzione della pillola?
La collega ginecologa non ha fatto altro che applicare molto correttamente le linee guida per la prescrizione degli anticoncezionali ormonali che sono approvate e applicate in tutto il mondo. Ciò è scritto anche in molti documenti italiani, inclusi quelli della conferenza nazionale di consenso sulla prevenzione delle complicanze trombotiche associate all’uso degli estroprogestinici in eta riproduttiva, tenuta a Roma all’Istituto Superiore di Sanità il 18 e 19 settembre 2008. Gli esami di laboratorio non sono necessari, se non in particolari casi, che la corretta anamnesi personale e famigliare riesce a evidenziare. Peraltro la pillola non induce patologie gravi, semmai ne riduce. Ad esempio riduce grosso modo della metà l'incidenza dei tumori dell’utero e dell’ovaio, riduce o fa scomparire i dolori mestruali, migliora le condizioni di anemia, eccetera. Se invece ci si riferisce alla trombosi venosa profonda, va ricordato che essa può avvenire in 10-20 casi ogni 100.000 anni d’uso, e che l’embolia polmonare può avvenire in 10-20 casi ogni 1 milione di anni d’uso. Tali numeri sono inferiori di 10-30 volte a quelli della possibile trombosi in gravidanza, che è il principale fatto biologico per cui la pillola viene assunta.