Amenorrea dopo chirurgua bariatrica

DOMANDA

Sono affetta da obesità patologica e ho subito un intervento di chirurgia bariatrica un mese e mezzo fa. Ho sempre assunto la pillola sia per regolarizzare il ciclo sia per la sua funzione anticoncezionale. Dopo l'intervento ho avuto il ciclo ma poi, alla seconda sospensione della pillola, non ho visto più nulla. So che è normale a seguito di un intervento... la mia domanda è se posso continuare ad assumere la pillola anche se il mestruo non arriva. Le chiedo inoltre di chiarirmi se il lansoprazolo può causare una minore efficacia della pillola.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Emilio Arisi, Ginecologo

La mancata mestruazione dopo l’interruzione abituale della pillola per sette giorni è un fenomeno possibile e relativamente comune, dovuto all'azione che la pillola ha sull’endometrio. Ovviamente la situazione merita comunque di essere valutata e interpretata, cercando anche altre possibili concause. Tra queste certamente lo stress di un intervento può avere una sua valenza. Allo stesso modo possono agire farmaci attivi sul sistema nervoso, probabilmente utilizzati in questo caso. In ogni caso risulta sempre prudenziale effettuare un test di gravidanza, meglio se con un prelievo di sangue che dosi l’HCG-beta. È comunque utile procedere nel contempo con l’assunzione della pillola. In questa particolare situazione, in cui sono presenti sovrappeso, irregolarità basale del mestruo, peluria abbondante, vanno comunque fatte altre considerazioni. Ad esempio se vi sia una microplicistosi ovarica, per la quale sarebbe più opportuno l’uso di una pillola con una componente progestinica decisamente antiandrogenica. L’altra considerazione va fatta sul peso, perché vi sono segnalazioni in letteratura di una possibile minore efficacia della pillola nelle donne obese e, comunque, con peso superiore ai 90 kg. E un'ultima considerazione andrebbe fatta sul tipo di chirurgia bariatrica effettuata perché questa potrebbe alterare l’assorbimento della pillola insieme con l’alterazione dell’assorbimento degli alimenti in generale, scopo principale di questa chirurgia fatta per ottenere la diminuzione del peso. Ciò potrebbe incidere sulla sicurezza anticoncezionale. Quanto al lansoprazolo non vi sono segnalazioni di interazioni vere nella efficacia della pillola, anche se ne utilizza le stesse vie metaboliche. In conclusione, in questo caso userei precauzioni aggiuntive almeno fino a dopo avere rifatto il punto con un buon ginecologo.

Emilio Arisi
Ginecologo
Dal 1993 al 2010 è stato Direttore della U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Regionale “S. Chiara” di Trento dove, dall’inizio del 2002 è stato coordinatore del Dipartimento Materno-Infantile della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento. Attualmente esercita la sua attività ambulatoriale come libero-professionista a Carpi (Modena) e Trento. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Parma, si è specializzato in Ostetricia e Ginecologia nella stessa Università. Tra il 1969 ed il 1993 ha lavorato in vari ospedali (Carpi MO, Correggio RE, Policlinico Universitario di Modena, Suzzara MN, Guastalla RE). Ha effettuato migliaia di interventi chirurgici, in ambito sia ostetrico sia ginecologico. Negli ultimi anni ha posto principalmente la propria attenzione sulla chirurgia oncologica-ginecologica. Ha al suo attivo circa 500 pubblicazioni, dedicate soprattutto ai problemi della contraccezione, dell’aborto volontario e della oncologia ginecologica, ma anche della gravidanza e della menopausa, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, relazioni a congressi nazionali e internazionali, e alcuni volumi. È stato Direttore Scientifico della edizione italiana della rivista specialistica “Current Obstetrics & Gynecology” dal 1992 al dicembre 2006. Per molti anni è stato Presidente nazionale dell’UICEMP (www.uicemp.org), una associazione di consultori privati (CEMP), che è federata alla IPPF (International Planned Parenthood Federation) (www.ippf.org), la più grande organizzazione non governativa mondiale dedicata ai problemi della salute riproduttiva. Per molti anni è stato nel Consiglio mondiale e in quello europeo della IPPF. È membro del Consiglio nazionale dell’AOGOI (Associazione Ginecologi Ospedalieri Italiani), di cui è segretario regionale per il Trentino-Alto Adige. È stato per il triennio 2005-2007 consigliere nel Direttivo nazionale della SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) ed è stato eletto tesoriere della SIGO per il triennio 2008-2010. È Presidente della SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione), che è stata fondata nel luglio 2006. È Direttore scientifico della rivista “Contraccezione Sessualità Salute Riproduttiva”, organo ufficiale della SMIC. È membro di varie organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali. Per il periodo 2012-2016 è stato eletto nel Board of Directors della ESC (European Society of Contraception). Nel giugno 2012 è socio fondatore dell’ECEC (European Consortium for Emergency Contraception), ed è nominato nel ECEC Board.

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