Come sapere se il latte materno è “buono”

DOMANDA

Mia figlia ha 8 giorni. È nata con un taglio cesareo dopo 18 ore di travaglio. Alla nascita pesava 3,520 kg, all'uscita dall'ospedale 3,2.
Ha sempre poppato per circa 20 minuti e sempre si è saziata e ha dormito sonni profondi. Ora sono due notti che non c'è verso di farla dormire: è come se non fosse mai sazia, si attacca al seno, ciuccia, si stacca, piange si riattacca e il tutto va avanti anche per due, tre ore. Stanotte mio marito ha ompreto il latte in polvere, che la piccola ha bevuto di cuore e per 4 ore ha dormito come un angelo. Stamattina si è riattaccata al seno (oggi già lo sento più " pieno ").senza problemi e in questa settimana ha preso 400 g. Come posso sapere se il mio latte non è buono?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa

Dopo 8-12 giorni dal parto si può verificare una riduzione della produzione di latte. È un evento fisiologico e passa continuando ad attaccare al seno il neonato. La suzione stimola un ritorno del latte. Se però la stanchezza materna è molta e la mancanza di sonno si fa sentire, la scelta di somministrare aggiunte di latte formulato è sensata. Anche se la crescita della sua bambina è ottima. Il latte materno non è mai poco sostanzioso, può essere a volte scarso, anche in momenti diversi della giornata. La decisione di attaccare la bimba più spesso o di darle del latte in polvere dipende da tanti fattori, ma è della madre, a seonda della sensazione di "seno vuoto" o "pieno"e della stanchezza. Un allattamento ben avviato non verrà certo compromesso da un biberon somministrato con un criterio di buon senso.

Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.

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