Agnocasto per contrastare la galattorrea

DOMANDA

Ho galattorrea da più di un anno e prolattina alta, mi sono curata sia con cabergolina che con bromocriptina subendo però
importanti effetti collaterali. Vorrei provare una terapia con agnocasto. Pensa che potrebbe fare al mio caso? Si sospetta che possa avere un microadenoma ipofisario secernente che però non ha trovato un riscontro certo con la risonanza senza contrasto. A dicembre ripeterò l'esame con contrasto, nel frattempo vorrei iniziare una terapia naturale. Mi può consigliare ?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Antonello Sannia, Endocrinologo, docente di Fitoterapia

L' agnocasto può essere una buona soluzione, usando un estratto secco titolato in agnuside minimo 2%, alla dose di 25 mg al mattino al risveglio e 25 mg nel tardo pomeriggio, sempre quindi a stomaco vuoto. Dopo 3 mesi di cura deve ricontrollare la prolattina nel sangue.

Antonello Sannia
Endocrinologo, docente di Fitoterapia
Ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1978 e la Specializzazione in Endocrinologia nel 1981 presso l’Università di Genova.
Nella prima metà degli anni 80 ha frequentato a più riprese corsi di perfezionamento in Fitoterapia in Francia.
Attualmente è docente al corso di perfezionamento in fitoterapia presso le Università di Siena e di Pavia, è membro della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e svolge la sua attività libero professionale in alcuni Centri Medici Specialistici in Piemonte, dove coordina un gruppo di ricerca clinica nel settore fitoterapico in collaborazione con altri colleghi.
Ha pubblicato svariati articoli scientifici sulla fitoterapia sulla rivista Acta Phytotherapeutica, organo ufficiale della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e su altre riviste scientifiche internazionali.
Collabora con alcune testate giornalistiche (Corriere Salute e altri) per la stesura e la validazione di articoli inerenti la fitoterapia. Effettua inoltre consulenza scientifica nel settore industriale farmaceutico rivolto alla fitoterapia.
È Presidente della Società Italiana di Medicina naturale (SIMN), fondazione a carattere scientifico per la formazione fitoterapica dei medici e dei farmacisti, per la ricerca clinica in fitoterapia e per la farmacovigilanza nel settore fitoterapico.
È membro del progetto Phytonet, che è un progetto di ricerca sugli isoflavoni di soia finanziato dalla Comunità Europea.
Ha svolto e svolge numerosi corsi di fitoterapia scientifica per farmacisti, medici pediatri e medici di medicina generale nell’ambito del programma ECM del Ministero della Salute.

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