Mal di gola e raffreddore: i consigli utili

  • Perché raffreddore e mal di gola vengono insieme
  • I rimedi contro raffreddore e mal di gola

I fastidi non arrivano mai da soli: un esempio perfetto è rappresentato da raffreddore e mal di gola. Vediamo come affrontarli. A soffrire più spesso di raffreddore sono indubbiamente i bambini che, fino agli 8-10 anni, possono sperimentarlo anche 6-7 volte all'anno, soprattutto nella stagione fredda e nei cambi di stagione. Si tratta di un disturbo che però non risparmia neanche ragazzi e adulti e che, a quest’età, può
interferire con lo studio, gli impegni lavorativi, la vita sociale e le innumerevoli attività in programma ogni giorno. Naso chiuso e infiammato, occhi arrossati e lacrimanti, difficoltà a respirare e, non di rado, mal di testa conseguente alla congestione nasale possono veramente mettere ko. Come se non bastasse, se il raffreddore è intenso e perdura per più di un paio di giorni, oltre a naso e occhi, può iniziare a dare problemi anche alla gola, amplificando ulteriormente il disagio. Ma perché succede? E come fare per alleviare tutte queste manifestazioni nel più breve tempo possibile e ritornare alla vita di sempre?

Perché raffreddore e mal di gola vengono insieme

Il raffreddore comune è una malattia respiratoria che ha sempre un'origine virale e che tende a essere più diffusa nel periodo che va dall'inizio dell'autunno all'inizio della primavera, quando la temperatura ambientale più bassa crea le condizioni di vita ideali per i rinovirus, e il meteo altamente variabile indebolisce un po' le difese immunitarie. In genere, quando si presenta in modo isolato, il raffreddore non si associa a febbre oppure causa soltanto minimi aumenti della temperatura, mentre se il termometro sale oltre 38,0-38,5°C con ogni probabilità i sintomi nasali rientrano nel contesto di una sindrome influenzale. In entrambi i casi, quando la congestione nasale è notevole e la produzione di muco chiaro e fluido consistente, parte delle secrezioni, anziché uscire dalle narici verso l'esterno, tendono spontaneamente a defluire nel retrobocca e nella faringe, attraverso le coane nasali. Questo fenomeno, in genere, amplifica i fastidi perché il muco ricco di virus e sostanze infiammatorie prodotte dal sistema immunitario locale fanno infiammare anche le mucose della gola, con conseguente comparsa dei sintomi caratteristici, ossia bruciore, dolore, difficoltà a respirare e a deglutire. Inoltre, i virus colonizzano rapidamente anche le mucose della gola e, l’infiammazione che il sistema immunitario produce in risposta, irrita la gola.

I rimedi contro raffreddore e mal di gola

Contro il raffreddore si possono utilizzare rimedi non farmacologici che aiutano a liberare le narici e a idratare/sfiammare la mucosa nasale e della gola. In particolare, sono generalmente consigliati i lavaggi nasali con soluzione fisiologica, i suffumigi (preparati con acqua bollente e bicarbonato e/o sostanze calmanti/balsamiche come camomilla, tiglio, timo, eucalipto ecc.) o l'aerosol: tutti approcci di prima scelta nei bambini, ma utili anche per il raffreddore di adolescenti e adulti. I farmaci decongestionanti nasali, invece, vanno usati con parsimonia. Se in gocce o spray, meglio trattare una narice per volta (quella maggiormente occlusa), così da rispettare la fisiologica alternanza di flussi d’aria che avviene tra le narici. Anche se assunti per bocca, va ricordato di usarli per 4-5 giorni al massimo e per non più di 3-4 volte al giorno, altrimenti alla fine del trattamento c’è il rischio che la congestione nasale si ripresenti con maggiore intensità. Quando insieme al raffreddore è presente anche mal di gola significativo, oltre a bere spesso, mangiare cibi morbidi e non acidi o piccanti e succhiare caramelle balsamiche senza zucchero o tronchetti di liquirizia, si può fare ricorso a compresse a base di principi antinfiammatori da sciogliere lentamente in bocca. Tra le più efficaci ci sono quelle a base di flurbiprofene, ketoprofene e naprossene, disponibili anche in spray, che riescono a dare sollievo in poco più di dieci minuti e ad attenuare i sintomi per un periodo di tempo (fino a 6 ore) più lungo rispetto a prodotti contro il mal di gola a base di antisettici. Inoltre, i rimedi antinfiammatori locali sono in grado di agire direttamente sull’infiammazione, alleviando i sintomi più fastidiosi, come dolore, difficoltà a deglutire e gonfiore alla gola. Naturalmente, anche queste pastiglie devono essere usate con criterio, ossia assumendone una per volta e aspettando almeno 4-6 ore prima di succhiare la successiva, fino a un massimo di 8 nell'arco delle 24 ore. Anche in questo caso, l'autotrattamento è consentito per non più di 4-5 giorni: se dopo questo periodo il mal di gola non è sostanzialmente migliorato ci si deve rivolgere al medico, che deve essere interpellato fin dall'inizio se sono presenti anche tosse e catarro di una certa importanza. Un'avvertenza da non trascurare è che sia i decongestionanti nasali sia le compresse antinfiammatorie per il mal di gola sono indicati esclusivamente in adolescenti (a partire dai 12 anni) e adulti, mentre non devono mai essere utilizzati nei bambini.

Rosanna Feroldi
Rosanna Feroldi
Da adolescente le avevano detto di fare il liceo classico e ha scelto lo scientifico. Alla maturità, le hanno detto di iscriversi Lettere e Filosofia e ha puntato su Biologia. Dopo laurea e tirocinio, al dottorato in elettrofisiologia ha preferito un corso di comunicazione e giornalismo scientifico della Facoltà di Farmacia - Università Statale di Milano. Insomma, non è il tipo che si lascia convincere facilmente. Da lì, è iniziato, più per gioco che per scelta, un percorso professionale che continua con soddisfazione da quasi vent'anni, passando da attività di consulente per la comunicazione su salute e stili di vita sani per il Progetto Città sane - Comune di Milano alla proficua collaborazione con la Fondazione San Raffaele di Milano, dove per 13 anni si è occupata di realizzare il magazine dell'Ospedale San Raffaele destinato ai pazienti e materiale divulgativo distribuito nell'ambito di campagne di sensibilizzazione, nonché di supportare l'attività di ufficio stampa. Contemporaneamente, entusiasta, mai stanca ed esagerando anche un po', ha interagito con numerose realtà editoriali come giornalista scientifica e medical writer, realizzando contenuti per riviste dirette al pubblico, ai medici e ai farmacisti. Il sopravvento del web ha cambiato molte cose, ma non l'ha indotta a desistere. Così, eccola ora alle prese prevalentemente con progetti editoriali online e attività di comunicazione/reportistica medico-scientifica nelle aree cliniche più disparate. A volte, si chiede come abbia fatto, altre come continuerà. The show must go on.

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