Pillola: come e quando prenderla


Tutto quello che si deve sapere sulla pillola, sul suo utilizzo corretto e su ciò che succede quando dimentichiamo di assumerla per uno o più giorni.

La pillola, detta anche anticoncezionale orale o ormonale, è un metodo contraccettivo da assumere per bocca. Contiene un estrogeno e un progestinico, analoghi degli ormoni sessuali femminili.

La sua sicurezza nel prevenire una gravidanza è pressoché assoluta, se non viene dimenticata o non si verificano situazioni che possono interferire con il suo assorbimento, per esempio l’assunzione contemporanea di alcuni farmaci, determinati alimenti o episodi di vomito o diarrea.

Esistono anche altri metodi anticoncezionali: vediamo qual è caso per caso la percentuale di rischio di andare incontro a una gravidanza.

Metodo anticoncenzionale Percentuale di rischio
Metodo Ogino-Knaus 26-40%
Metodo della temperatura basale 8-15%
Metodo Billings 8-15%
Coito interrotto 10-18%
Preservativo 7-15%
Diaframma 5-14%
IUD (spirale) 1-2,5%
Anello vaginale 0,02-0,8%
Pillola estroprogestinica 0,02-0,8%

Se vuoi saperne di più sugli anticoncezionali leggi questa scheda.

Quali sono e come si devono (o possono) assumere

La maggioranza delle pillole (ne esistono di diversi tipi) è studiata per mimare il ciclo mestruale naturale di 28 giorni.

Ogni confezione contiene 21 pillole, da assumere una al giorno per 21 giorni consecutivi seguiti da una pausa di 7 giorni durante i quali compaiono le “pseudo mestruazioni” (sanguinamento simile a quello delle normali mestruazioni).

I contraccettivi ormonali esistono, però, anche in confezioni che contengono 24 pillole attive e 4 pillole di placebo (cioè che non hanno effetto poiché non contengono ormoni), e altre ancora con 26 pillole attive e 2 pillole di placebo.

In altri Paesi, poi, sono in commercio pillole che prevedono un periodo di assunzione senza mestruo più lungo: il cosiddetto “uso esteso”.

Un metodo di assunzione che, sotto consiglio del medico, può essere adottato anche in Italia utilizzando, per esempio, pillole che si presentano con 24 dosi attive + 4 placebo è quello di assumere due, tre, quattro o più confezioni di pillole saltando quelle placebo (le ultime 4 della confezione) e iniziando una nuova confezione senza fare intervallo.

Per il futuro, sono previste pillole a uso continuato con numero di giorni di assunzione regolati dalla donna con una specie di minicomputer allegato alla confezione.

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A stomaco pieno o vuoto?

Il cibo, in genere, non ha influenza sull’assorbimento della pillola, per cui questa può essere presa prima o dopo i pasti indifferentemente: l’importante è assumerla sempre alla stessa ora.

Assunzione “puntualissima” o c’è un po’ di tolleranza?

Ovviamente l’assunzione della pillola va fatta senza cronometro. Un’oscillazione di alcune ore non ha alcuna influenza sulla sicurezza anticoncezionale.

L’importante è non ritardare l’assunzione per più di 12 ore: entro questo limite la pillola può essere presa senza che ne venga compromessa l’azione anticoncezionale.

L'intervista alla ginecologa e sessuologa Alessandra Graziottin sulla pillola anticoncezionale.

Le dimenticanze: ecco che cosa fare, caso per caso

Se il ritardo nell’assunzione di una compressa è superiore alle 12 ore, la protezione contraccettiva può essere ridotta o compromessa del tutto. Inoltre, tanto maggiore è il numero di compresse dimenticate quanto maggiore è il rischio.

1) La dimenticanza di una pillola nel corso della prima settimana (giorno 1-7) comporta un elevato rischio di gravidanza. In questo caso dunque è importante agire come segue:

  • prendere appena possibile la pillola dimenticata, anche se ciò significa assumere due compresse nello stesso giorno;
  • continuare a prendere le altre pillole nel solito modo;
  • avere rapporti protetti (condom) per i 7 giorni successivi.

Nel caso ci siano stati rapporti nei 2-3 giorni precedenti la dimenticanza, oppure se le pillole dimenticate sono due o più, può essere opportuno prendere in considerazione l’uso della contraccezione di emergenza.

2) La dimenticanza di una pillola nella seconda settimana (giorno 8-14) non comporta rischi particolari.

  • La compressa dimenticata deve essere presa appena possibile, anche se ciò significa assumere due compresse contemporaneamente. Le pillole successive vanno assunte come abitualmente.
  • Non è necessario utilizzare precauzioni anticoncezionali supplementari che, al contrario, devono essere comunque prese per almeno 7 giorni se le compresse dimenticate sono due o più.

3) Nel caso di dimenticanze nella terza settimana (giorno 15-21) c’è un effettivo rischio di gravidanza. In questa situazione le alternative sono:

  • la compressa dimenticata deve essere assunta non appena la donna si ricorda, anche se ciò dovesse comportare l'assunzione di due compresse contemporaneamente. Le altre compresse devono essere prese secondo il ritmo abituale. La confezione successiva deve essere iniziata subito dopo avere terminato la precedente, cioè senza fare il solito intervallo tra le due confezioni.

  • La donna può sospendere l'assunzione delle compresse della confezione in corso, fare un intervallo senza pillola di 7 giorni (comprensivo del giorno in cui la pillola è stata dimenticata), e poi proseguire con una nuova confezione.

Nel caso in cui sia stata dimenticata più di una compressa e nell’intervallo libero da pillola non si presenti la pseudo mestruazione, bisogna considerare l'eventualità di una gravidanza.

Il rischio gravidanza

Se la pillola viene assunta in modo corretto e non ci sono interferenze alimentari, farmacologiche o di qualche patologia, inclusi il vomito o la diarrea, la sicurezza anticoncezionale è pressoché assoluta.

Va però tenuto conto che ogni donna può avere una sua maggiore o minore abilità a utilizzare gli ormoni, e ciò potrebbe creare rari casi di gravidanza inaspettata.

Il rischio di gravidanza dopo aver dimenticato di assumere la pillola per uno o più giorni è variabile da persona a persona, anche in relazione al giorno del ciclo e al numero di pillole dimenticate.

Se non compaiono le mestruazioni durante il periodo di interruzione occorre valutare attentamente se ci sono state eventuali dimenticanze nell’assunzione, interferenze di farmaci, episodi di vomito entro 3-4 ore dall’assunzione o di diarrea entro 4-6 ore.

Se non ci sono sospetti di questo tipo conviene ripartire con la pillola dopo i 7 giorni di pausa, anche se fare un test di gravidanza psicologicamente può aiutare.

Va ricordato comunque che l’assunzione di alcune pillole non può danneggiare una eventuale gravidanza.

Dopo episodi di vomito

Se compare vomito entro 3-4 ore dalla assunzione della pillola, c’è il rischio che questa non sia stata assorbita adeguatamente.
- Appena cessata la crisi di vomito va quindi assunta una nuova pillola. Se entro 3-4 ore dall’assunzione della pillola di riserva si presenta una nuova crisi di vomito, oltre a riprendere, se possibile, una ulteriore pillola, conviene utilizzare precauzioni aggiuntive (condom) per i successivi 7 giorni.

Se il vomito compare a distanza di 5-6 ore o più dall’assunzione della pillola si possono escludere rischi di non assorbimento.

Dopo episodi di diarrea

Se compare diarrea (scariche liquide) entro 4-6 ore dall’assunzione della pillola, ci può essere rischio di non assorbimento del farmaco.

Una nuova pillola va ripresa più tardi, appena cessata la crisi di diarrea. Se una nuova crisi di diarrea ricompare entro 4-6 ore dalla assunzione della pillola di riserva, oltre a riprendere, se possibile, un’ulteriore pillola, conviene utilizzare precauzioni aggiuntive (condom) per i successivi 7 giorni.

Se la diarrea compare oltre le 6 ore dall’assunzione della pillola si possono ragionevolmente escludere rischi di non assorbimento.

Quando compaiono sanguinamenti inattesi

Nei primi mesi di assunzione delle moderne pillole a basse dosi sono possibili piccoli sanguinamenti.

Se questi sanguinamenti persistono nei mesi successivi (oltre il quarto, quinto mese), è necessario parlarne con il ginecologo perché potrebbe essere opportuno modificare il tipo di pillola.

Quando il sospetto non fa dormire

Ovviamente l’unico modo per essere sicure che non ci sia gravidanza è fare un test, sulle urine o sul sangue, e ottenerne un risultato negativo. La validità del responso è tale già dopo alcuni giorni di ritardo.

Susanna Trave
Susanna Trave
Nasce a Milano, dove vive da allora. Dopo aver pensato di fare la giornalista prima e l'architetto poi, alla fine segue le orme della famiglia (che nel codice genetico ha la chimica) e si iscrive a Chimica e Tecnologia Farmaceutiche. Si laurea alla Statale di Milano e, appassionatasi alla materia, mentre lavora come borsista all'Università frequenta, nel medesimo Ateneo, il triennio di Specializzazione in Endocrinologia Sperimentale, specializzandosi nel 1987. Nel 1988 consegue l’Abilitazione all’esercizio della professione di Farmacista.Ma la sua curiosità e la passione - mai sopita - per il giornalismo la portano ad accettare con entusiasmo un posto in una casa editrice scientifica. Da quel momento inizia la carriera giornalistica che la porterà a diventare pubblicista prima e giornalista professionista poi, dopo il superamento dell'Esame di stato nel 1999.Lavora da allora sia per testate rivolte al medico sia in riviste dedicate al grande pubblico, prima come dipendente e, più avanti, come freelance.Oltre che di salute e benessere è appassionata di sport e di animali. Sposata, ha due figli, ormai grandi, quattro gatti, due cani, un cavallo e una vita sempre in movimento.

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