Naso chiuso? Non è detto che sia influenza

Anche se lo associamo spesso all’influenza, il muco che occlude il naso non è un sintomo esclusivo di questa malattia.

Il naso chiuso, o congestione nasale, non è un disturbo grave né pericoloso, ma sicuramente è molto fastidioso.

Si verifica quando la mucosa nasale si gonfia, riducendo o impedendo la normale respirazione.

Sebbene sia comune quando è in corso un’influenza, il disturbo, in realtà, può riconoscere un gran numero di cause diverse.

Le possibili cause

  1. Virus e batteri. L’ostruzione nasale può comparire in seguito a un’infezione delle prime vie aeree, come l’influenza (rinite infettiva). Di solito è il primo sintomo di una infezione virale, ma può anche evolvere per la sovrapposizione di batteri. Il segno più evidente di una rinite batterica è la comparsa di uno scolo di muco giallastro.

  2. Allergie. La congestione nasale può accompagnare anche un’allergia (rinite allergica), sia essa stagionale scatenata da piante e pollini, sia che si tratti di una forma perenne, come per esempio quella alla polvere. In questi casi compare anche il classico prurito all’interno del naso.

  3. Risposta vasale anomala. Il naso chiuso può essere dovuto anche a una risposta anomala dei vasi sanguigni (rinite vasomotoria) ad alcuni stimoli, quali variazioni di temperatura o di umidità, fumo, stress emozionali.

  4. Anomalie anatomiche. Alcune anomalie, quali deviazione del setto nasale o malformazioni delle cavità nasali, così come l’ipertrofia dei turbinati dovuta a infiammazione cronica, possono impedire il normale flusso dell’aria, ovvero risultare una cronica ostruzione del naso.

Terapie

Nelle anomalie anatomiche, l’unico trattamento efficace è quello chirurgico. Negli altri casi è possibile utilizzare diversi rimedi.

  • Lavaggi nasali. Consistono nell’inserire nelle cavità nasali, in genere attraverso apposite pompette, specifiche soluzioni saline, acque termali o soluzione fisiologica. Molto utili per asportare le particelle che causano allergie e, comunque, sono indicate nei bambini sotto i 12 anni, nei quali non vanno utilizzati decongestionanti.

  • Decongestionanti. Sono soluzioni di farmaci somministrabili in gocce o spray nasali. Efficaci nel ridurre la congestione nasale e ripristinare, quindi, una normale respirazione. Non devono essere utilizzati per un tempo superiore a una settimana, né nei bambini sotto i 12 anni.

  • Antistaminici. Sono indicati soprattutto in caso di riniti allergiche nelle quali eliminano anche il prurito caratteristico di queste forme.

  • Aerosol. Con l’aerosol si possono somministrare diversi farmaci, tra cui anche mucolitici, antibiotici e corticosteroidi.

Il rischi della congestione nasale

Qualunque ne sia la causa, il naso chiuso provoca altri disturbi legati alla difficoltà di respirare.

Nei neonati può essere pericoloso, poiché fino a 6 mesi il bambino non è in grado di respirare attraverso la bocca.

In tutti gli altri, il naso chiuso disturba o impedisce il sonno, con comparsa di stanchezza e irritabilità.

Inoltre, respirare attraverso la bocca può provocare secchezza e irritazione alla gola e tosse, altro sintomo presente nell’influenza.

Infine, l’aria che non viene filtrata può trasportare nelle basse vie respiratorie pulviscolo, irritanti o altri agenti infettivi.

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