Mal di testa: e se fossero i denti?

Cefalea, cervicalgia, affaticamento dei muscoli di testa e collo che resistono alle cure e la cui causa sfugge. In questi casi una visita dal dentista potrebbe essere risolutiva.

Mal di testa e dolori cervicali sono disturbi molto frequenti. Tra le cefalee, le forme più conosciute sono quelle cosiddette primarie, per esempio emicrania, cefalea tensiva e cefalea a grappolo.  Le cefalee primarie sono tra i principali disturbi a carico del sistema nervoso e hanno la peculiarità di provocare sintomi con caratteristiche specifiche, per esempio un dolore pulsante nel caso dell’emicrania (che se è preceduta dalla cosiddetta aura, si può associare a disturbi visivi, nausea e vomito, sensibilità alla luce ecc.) oppure simile a un cerchio alla testa, che peggiora anche con un movimento impercettibile, nel caso della cefalea di tipo tensivo, che può essere associata a una postura scorretta, eccessiva stanchezza fisica e mentale, insonnia, depressione e stress. 

Quando si soffre di mal di testa il dolore può essere costante per ore, molte volte invalidante e che non consente di svolgere le attività quotidiane. Le cefalee primarie possono scatenarsi anche in seguito a un’attività fisica intensa, peggiorare a causa del fumo di sigaretta e del consumo di alcol, o, come nel caso dell’emicrania, essere correlate al ciclo mestruale.

Per le forme cosiddette secondarie, invece, spesso risulta difficile identificarne la causa (primaria). Di solito, a differenza delle cefalee primarie, compaiono in chi abitualmente non soffre di mal di testa e sono il segnale di alcuni disturbi che apparentemente hanno poca attinenza con la cefalea. È necessario quindi fornire al medico informazioni utili per facilitare la diagnosi. Tra le cause della cefalea secondaria ci sono per esempio infezioni, traumi, livelli di pressione arteriosa elevati e anche problemi a denti e gengive.

Una visita dal dentista, dunque, oltre che regola essenziale per la salute del cavo orale, potrebbe avere risvolti inaspettati anche per quanto riguarda quel fastidioso dolore alla testa che non riusciamo a mandare via. Questo vale soprattutto se il dolore compare dopo aver mangiato, oppure dopo aver parlato senza interruzione per un periodo di tempo protratto, o la mattina al risveglio, e se il mal di testa è accompagnato da tensioni muscolari a livello del collo, della mandibola o di altre regioni del viso.

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Più stimoli in arrivo dalla bocca

La causa orale più frequente di cefalea è rappresentata dalle malocclusioni, ovvero denti mal allineati che provocano una masticazione errata. In pratica, quando si chiude la bocca i denti superiori e quelli inferiori non coincidono perfettamente.

Questo induce una distribuzione scorretta delle forze durante l'atto di masticare, con un sovraccarico di alcuni muscoli e articolazioni coinvolti.

La fonte più comune di malocclusione è un difetto nella proporzione tra l’osso mandibolare o quello mascellare e i denti, oppure tra la mascella e la mandibola. 

Un’altra ragione può essere la perdita di uno o più denti, anche in seguito a un trauma, perché gradualmente lo spazio vuoto viene occupato dai denti accanto, che tendono a spostarsi, alterando il normale assetto della dentatura. 

A volte, dolori al capo e al collo sono anche imputabili a otturazioni rovinate o eseguite non correttamente, oppure a protesi inadatte, che possono essere responsabili di problemi masticatori. A causa della tendenza delle gengive a ritirarsi, infatti, la protesi potrebbe non aderirvi più perfettamente, causando una masticazione errata e di conseguenza lo sviluppo di una cefalea.

Infine, il bruxismo (digrignamento dei denti) e il serramento dei denti sono altre possibili cause di dolori alla testa e al collo. Nel primo caso di tratta di un disturbo spesso sottovalutato, perché viene considerato un “vizio”. Ma non è così. Alla base nella maggior parte dei casi di bruxismo c’è un forte stato di stress: le tensioni accumulate durante il giorno vengono in pratica scaricate durante la notte digrignando i denti. In altri casi invece è legato a un uso esagerato del computer specialmente durante le ore del tardo pomeriggio e della sera. Infine, può essere il segnale di una mancanza, oppure di un eccesso, di contatto tra le due arcate. Qualunque sia la ragione, il bruxismo, se viene trascurato, causa un aumento della sensibilità e dell’usura dei denti, tensione e dolore alla mandibola, dolori alla testa e alle orecchie e stati di contrattura muscolare al collo e alle spalle. 

Quando consultare il dentista

Ogni volta che una cefalea o un dolore cervicale si presenta con particolare frequenza senza che sia identificabile fattore scatenante il ricorso al dentista è per lo meno opportuno.

Come lo è nel caso ci siano anche sintomi auricolari, tipo ronzii e fischi, sensazione di ovattamento nell’orecchio, dolore.

Inoltre, esistono alcuni segnali indicativi dell’origine dentale del dolore, a carico della testa o in particolarec della bocca. Vediamo quali.

Testa Bocca
Mal di testa che compare durante la notte Svegliarsi con la bocca fortemente serrata
Svegliarsi con la testa pesante e la sensazione di non avere riposato Rumori o scatti quando si apre la bocca
Mal di testa che inizia con dolore alle tempie o dietro gli occhi Arcate superiore e inferiore che, chiudendo lentamente la bocca, si
toccano inizialmente in un solo punto per poi scivolare lateralmente
Dolore o rigidità al risveglio nella zona delle tempie e delle guance Sensazione di indolenzimento alle mascelle, ai denti e alle gengive

Come correre ai ripari

In attesa dell’appuntamento dal dentista, in caso di forte mal di testa si possono alleviare i sintomi assumendo farmaci antinfiammatori non steroidei (i cosiddetti Fans), al massimo per un paio di giorni. Soprattutto in caso di gravidanza, ma sempre sotto controllo medico, per aiutare a lenire lo stato di infiammazione e di congestione alle gengive, anziché i farmaci può essere utile effettuare più volte al giorno dei risciacqui con tisane preparate al momento e lasciate raffreddare, a base di fiori e foglie di malva

Sono indicati anche gli impacchi caldi su spalle e collo per sciogliere le tensioni muscolari.  

Vale poi la regola di curare con particolare attenzione l’igiene orale per evitare fattori che possono aumentare i disturbi. I denti vanno accuratamente lavati dopo ogni pasto, ma con delicatezza per non irritare le gengive. Una soluzione può essere lo spazzolino elettrico che, se usato correttamente, elimina con più facilità anche il minimo residuo di cibo. Inoltre, effettua un vero e proprio massaggio alle gengive migliorando la circolazione nei vasi sanguigni locali. 

La malocclusione va risolta perché provoca lo scarico di una forza non prevista su una parte dei denti. Questa situazione alla lunga può portare alla frattura di parte della corona e in certi casi può aumentare il rischio di parodontopatia e di carie, perché può essere difficile effettuare una corretta igiene orale. 

Se il problema risiede in una occlusione errata dei denti, e in più c’è anche digrignamento, in molti casi potrà essere risolutivo indossare la notte un particolare dispositivo (bite).  Si tratta di una mascherina protettiva da utilizzare durante le ore di sonno, a tutto vantaggio di un riposo più rigenerante. Viene preparato su misura, è di un materiale morbido e al mattino va risciacquato sotto acqua corrente fredda e riposto nell’apposito contenitore. Quando si indossa, non bisogna mangiare né bere.

A volte però è necessario modificare anche la masticazione. In questo caso la correzione si può effettuare a seconda della gravità del problema, con un apparecchio ortodontico, oppure correggendo il problema alla base, come la sostituzione della corona o l’adeguamento della protesi all’arcata dentale. 

In particolare, se si ritiene che la causa di questo tipo di mal di testa sia da ricercare nella protesi dentale, sarà possibile eseguire durante la visita specialistica odontoiatrica un calco delle arcate dentali per procedere a realizzare una nuova protesi.

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