Influenza: si previene anche a tavola

In autunno una dieta ricca di proteine vegetali, liquidi, vitamine e minerali può aiutarci a combattere virus e batteri prevenendo l'influenza e gli altri malanni di stagione. Ecco tutti i consigli utili.

L’autunno è appena cominciato e subito si fanno sentire i primi disturbi di stagione. In questo periodo dell’anno è particolarmente importante seguire una dieta equilibrata, ricca di cibi freschi, che sia in grado di darci il giusto apporto di vitamine, sali minerali e proteine di qualità.

In pratica, si tratta di una dieta basata su frutta e ortaggi freschi di stagione, povera di grassi saturi di origine animale, ma non di buoni sapori.

Un’alimentazione molto naturale e poco elaborata, che servirà soprattutto per aumentare le difese dell'organismo proteggendoci dai malanni tipici (l'influenza su tutti) del passaggio dall’estate ai mesi più freddi.

Cinque colori per difendersi

Non tutti sanno che per comporre una dieta bilanciata e salutare è possibile farlo anche prestando attenzione a variare i colori che si portano in tavola.

Le cinque porzioni giornaliere di frutta e ortaggi, raccomandate dai nutrizionisti, dovrebbero comprendere cinque prodotti ortofrutticoli di colore diverso.

I colori dei vegetali, infatti, non sono casuali: ciascuno è dovuto alla presenza di determinati composti che offrono al nostro organismo specifiche proprietà benefiche e curative.

Bianco, rosso, verde e…

  • Aglio, cipolle, finocchi, sedano, pere, uva bianca, banane, mele e funghi contengono sostanze cui devono il loro colore bianco, le antoxantine, come la licina e la quercetina, tutti potenti antiossidanti. Specie le cipolle, hanno proprietà disinfettanti ed espettoranti (fluidificano il catarro e ne favoriscono l’eliminazione). Non dovrebbero mai mancare quindi nelle zuppe calde o nei passati.

  • Se fragole, ciliegie e ribes rosso sono più propriamente estivi, si trovano spesso in vendita anche in autunno, stagione nella quale, comunque il rosso è ben rappresentato da peperoni rossi e melagrana. Contengono licopene e altri potenti antiossidanti, così come i pomodori che ormai si trovano tutto l’anno. Se però vogliamo cogliere tutto il meglio dei pomodori estivi, possiamo anche preparare la conserva: anche se nella preparazione delle diverse conserve si possono perdere parte delle vitamine e degli antiossidanti, il pomodoro mantiene anche cotto tutte le sue proprietà salutari. I chicchi della melagrana poi, che matura in ottobre e novembre, hanno molte proprietà antinfiammatorie e, oltre che consumarli crudi, si può utilizzarli per cucinare arrosti e torte.

  • Lattuga, kiwi, broccoli, spinaci contengono invece luteina e isoflavoni. Tutti gli ortaggi in foglia verde e in particolare i broccoli in tutte le loro varianti (cavoli, verze, broccoletti) sono inoltre ricchi di minerali come il ferro, e vitamine (C) che agiscono potenziando i processi di difesa antivirus dell’organismo. Si possono assumere anche bevendone il succo (centrifugati), ma soprattutto mangiandone le foglie e i fiori. Basta non cuocerli troppo a lungo, né a temperature troppo elevate, per non perdere parte dei principi benefici.

  • Carote, arance, zucche e tutti i vegetali di colore giallo-arancio devono il proprio colore al betacarotene. Contengono inoltre vitamine A, B e C e flavonoidi. In particolare i limoni, oltre al contenuto in vitamina C, sono considerati anche depurativi, e se spremuti a freddo, facilitano l’assorbimento del ferro dagli alimenti che ne sono ricchi (carni, cavoli, spinaci) potenziando le difese naturali contro raffreddore, mal di gola e tosse.

  • E infine il blu di fichi, uva nera, mirtilli, prugne, melanzane, radicchio è dovuto a sostanze antiossidanti (come gli antociani tipici dell’uva nera) e antinfiammatorie che aiutano il nostro sistema immunitario. Così come la vitamina C, di cui sono ricchissimi mirtilli e uva nera.

Legumi e cereali per le proteine

Anche a ceci, fagioli, orzo, farro e lenticchie, seppure dai colori un po’ smortini, le proprietà benefiche non mancano. Infatti, i legumi contengono una buona quantità di proteine ad alto valore biologico, poiché ricche di amminoacidi essenziali, fondamentali dunque per il benessere del nostro organismo.

Le lenticchie, sono ricchissime anche di ferro. L’unica controindicazione dei legumi è che possono dare sensazione di gonfiore a livello intestinale, ma si risolve se si assumono in forma di passati.

Tutti i legumi, tra l’altro, si associano bene ai cereali, e quindi ai primi freddi via libera a pasta e fagioli o con i ceci o con le lenticchie.

Qualche consiglio della nonna

Oltre alla dieta ricca di ortaggi e frutta, restano ancora validi alcuni rimedi mutuati dalle credenze popolari per affrontare influenza e malanni di stagione con una giusta dieta.

Una buona dose di pere e mele cotte, meglio se preparate con l’aggiunta di miele e scorza di limone grattugiata, può aiutare a fluidificare il catarro, calmare gli attacchi di tosse, la raucedine da tosse secca e l’abbassamento della voce.

Un leggero brodo di pollo, assunto bello caldo, sprigiona virtù benefiche per le vie aeree superiori
L’aggiunta di un pizzico di peperoncino rosso in polvere sembra aumentarne le proprietà benefiche.

E la sera, prima di coricarsi, una bevanda calda addolcita con miele, e arricchita con qualche goccia di limone sembra aiutare a mantenersi in salute (e rilassa, inducendo un buon sonno ristoratore, che è sempre essenziale per stare bene).

L’aiuto in più se ci sente un po’ a terra

Se tutti questi accorgimenti non dovessero bastare, in quei momenti nei quali ci si sente un po’ giù di tono e, quindi, prede facili di raffreddori e influenza, si può far ricorso a supplementi di vitamine e minerali dosati in modo appropriato per ogni esigenza e ogni età.

Patrizia Maria Gatti
Patrizia Maria Gatti
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1983 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Milano si è Specializzata in Scienza dell’alimentazione (indirizzo dietetico) presso il medesimo Ateneo nel 1986. Nel 1994 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Biochimica e la Specializzazione in Biochimica Clinica (indirizzo diagnostico) nel 1997.

Articoli correlati

Pubblicità

Gli articoli più letti

I servizi per te
Farmaci a domicilio
Prenota una visita