Viaggio in Messico per una bimba di 13 mesi

DOMANDA

A dicembre vorrei organizzare la luna di miele in Messico e portare anche mia figlia, che in quel periodo avrà compiuto un anno e tre mesi. Vorrei gentilmente sapere se ci sono particolari precauzioni da osservare, sia per il lungo viaggio, sia durante la permanenza in Messico (Yucatan).

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa

Con un bimbo piccolo si possono fare viaggi anche lunghi, ma con precauzioni e norme di buon senso, che servono più a non trasformare il viaggio in un incubo che a proteggere la sua salute futura. Precauzioni vaccinali particolari non ce ne sono, per il Messico, ma è comunque buona norma informarsi presso il consolato prima della partenza: la situazione sanitaria di ogni Paese cambia nel tempo e il consolato è informato sulle norme di sanità pubblica del Paese, per i suoi cittadini e per i viaggiatori. Come ogni paese caldo ha un rischio di infezioni intestinali più elevato rispetto a quelli a clima più freddo. Quindi la regola di bere solo acqua in bottiglia, mangiare cibi cotti e frutta sbucciata, evitare di aggiungere ghiaccio alle bevande (fatto con l'acqua non imbottigliata) deve essere rispettata in ogni viaggio. Assaggiare i cibi locali è giusto e fa parte della conoscenza; però a 15 mesi forse è meglio cercare sapori e sostanze che il bimbo ha già sperimentato, per non trovarsi a dover gestire allergie e intolleranze a migliaia di chilometri da casa. In generale, poi, cercate anche in viaggio di rispettare i suoi ritmi e le sue esigenze di bimbo: troppo caldo, troppo rumore, troppa ressa, andrebbero evitati. Visitate i luoghi archeologici nei momenti di minor afflusso di turisti e nelle ore più fresche. Concedetegli le sue pause e i momenti di sonno che gli occorrono, rispettate una certa regolarità nei suoi pasti. Non succedono catastrofi, ma un piccolino che piange e si lamenta per fame o sonno, non è certo l'ingrediente migliore per un bel viaggio.

Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.

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