"Valvola mitralica "riparata" che riprende a rigurgitare"
È vero che, grazie ad alcuni accorgimenti nello stile di vita, si può in parte contribuire ad allontanare il momento di una eventuale operazione di sostituzione di una valvola mitrale riparata e che ritorna, dopo alcuni anni, ad avere un rigurgito di grado moderato? Quando diventa inderogabile l'eventuale nuovo intervento? Ed è vero che ad una riparazione non può mai seguire un'altra riparazione, ma si può fare solo una sostituzione e, se la riparazione è stata eseguita in sternotomia occorre essere operati allo stesso modo? Infine, davanti a stati di raffreddamento con mal di gola, male alle ossa e produzione di muco, è preferibile prendere antibiotici anche se non c'è febbre alta da giorni oppure no?
Risponde: Panciroli Claudio - Cardiologo
Forse la riparazione di cui parla è una plastica mitralica o una commisurotomia (se più antica); comunque si deve fare una sostituzione con valvola meccanica in sternotomia (per ora le protesi per via percutanea sono ancora sperimentali); Lo stile di vita è quello di buon senso senza fare sforzi eccessivi. E comunque, lo stile di vita può migliorare la funzionalità della valvola, ma non per tanto tempo; l'ecocardio transesofageo decide il tempo corretto dell'intervento. Per la profilassi dell'endocardite, nei casi come il suo è necessario prendere sempre l'antibiotico quando c'e febbre, ma senta bene il suo cardiologo che le darà uno schema moderno di terapia.