"Trattamento con paroxetina ed effetti sulla libido"
Sono un ragazzo di 28 anni e da circa 4 anni assumo 10 mg al giorno di paroxetina. Vorrei avere delucidazioni sul processo che comporta il calo del desiderio sessuale (è soltanto legato a un aumento di prolattina?), le possibili alterazioni del metabolismo e se la libido tornerà ai livelli “fisiologici” una volta interrotto il trattamento. Inoltre: quali esami da effettuare periodicamente per valutare gli eventuali effetti negativi del farmaco? E quali esami potranno oggettivamente indicare una assenza di effetti negativi permanenti?
Risponde: Maggi Mario - Andrologo e sessuologo
La paroxetina è un antidepressivo che appartiene alla classe degli inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI). L’azione farmacologica della paroxetina si esplica attraverso un’inibizione della ricaptazione della serotonina e una riduzione del numero di recettori serotoninergici post-sinaptici dopo somministrazione protratta. Nel trattamento cronico tendono a manifestarsi disturbi della sfera sessuale che sono causati dall'incremento del tono serotoninergico, con effetto negativo diretto sulla sessualità, e all'incremento della prolattina che, pertanto, non è l'unico meccanismo responsabile. I disturbi della sfera sessuale possono essere dose-dipendenti e sono: nel 13% circa il ritardo nel raggiungimento dell’orgasmo (talora sfruttato nel maschio nella cura dell’eiaculazione precoce) e nel 10% circa la riduzione della libido e disturbi di erezione. Tali disturbi tendono a regredire dopo l'interruzione del farmaco, se provocati da quest'ultimo. Una delle indicazioni terapeutiche della paroxetina è la sindrome depressiva, che di per sé può determinare un calo della libido. Gli esami che si possono effettuare, una volta interrotto il trattamento, sono dosaggi ormonali e una visita specialistica in medicina della sessualità e andrologia con un colloquio mirato, che le consiglierei di effettuare qualora tali sintomi sessuali non regredissero dopo la sospensione del farmaco.