Trattamento con paroxetina ed effetti sulla libido

DOMANDA

Sono un ragazzo di 28 anni e da circa 4 anni assumo 10 mg al giorno di paroxetina. Vorrei avere delucidazioni sul processo che comporta il calo del desiderio sessuale (è soltanto legato a un aumento di prolattina?), le possibili alterazioni del metabolismo e se la libido tornerà ai livelli “fisiologici” una volta interrotto il trattamento. Inoltre: quali esami da effettuare periodicamente per valutare gli eventuali effetti negativi del farmaco? E quali esami potranno oggettivamente indicare una assenza di effetti negativi permanenti?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Mario Maggi, Andrologo e sessuologo

La paroxetina è un antidepressivo che appartiene alla classe degli inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI). L’azione farmacologica della paroxetina si esplica attraverso un’inibizione della ricaptazione della serotonina e una riduzione del numero di recettori serotoninergici post-sinaptici dopo somministrazione protratta. Nel trattamento cronico tendono a manifestarsi disturbi della sfera sessuale che sono causati dall'incremento del tono serotoninergico, con effetto negativo diretto sulla sessualità, e all'incremento della prolattina che, pertanto, non è l'unico meccanismo responsabile. I disturbi della sfera sessuale possono essere dose-dipendenti e sono: nel 13% circa il ritardo nel raggiungimento dell’orgasmo (talora sfruttato nel maschio nella cura dell’eiaculazione precoce) e nel 10% circa la riduzione della libido e disturbi di erezione. Tali disturbi tendono a regredire dopo l'interruzione del farmaco, se provocati da quest'ultimo. Una delle indicazioni terapeutiche della paroxetina è la sindrome depressiva, che di per sé può determinare un calo della libido. Gli esami che si possono effettuare, una volta interrotto il trattamento, sono dosaggi ormonali e una visita specialistica in medicina della sessualità e andrologia con un colloquio mirato, che le consiglierei di effettuare qualora tali sintomi sessuali non regredissero dopo la sospensione del farmaco.

Mario Maggi
Andrologo e sessuologo
Dal 2000 è Professore Ordinario di Endocrinologia, Facoltà di Medicina, Università di Firenze.
Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Firenze, si è specializzato in Endocrinologia nella stessa Università. Tra il 1985 e il 1986 è stato Ricercatore ospite presso il Laboratory of Theoretycal and Physical Biology, NICHD dell’NIH, a Bethesda (Usa) e dal 1986 al 1990 ha lavorato come Medico specialista presso l’Unità di Endocrinologia dell’Università di Firenze. Dal 1992 al 1994 ha ricoperto il ruolo di Professore di Endocrinologia presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia dell’Università di Pisa e dal 1992 al 2004 presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia dell’Università di Firenze. Nel 1993 è stato Assistente Medico presso l’unità di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera Careggi e dal 1993 al 2000 Aiuto Medico, Dirigente I Livello presso l’Unità di Andrologia della medesima Azienda. Dal 1993 al 2004 Professore di Andrologia presso la Scuola di Specializzazione di Ostetricia e Ginecologia, Università di Firenze e da 1996 al 2000 Professore di Andrologia presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia, Università di Brescia. Dal 2005 è Direttore S.O.D. Medicina della Sessualità e Andrologia, Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Firenze.
Ha al suo attivo più di 240 pubblicazioni, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, la redazione di capitoli inerenti la riproduzione umana e la medicina della sessualità su svariati libri e diverse relazioni a congressi nazionali e internazionali.
Da anni si occupa di Andrologia e Medicina della sessualità (http://www.andrological.org/ http://www.ilmiodono.it/it/organizzazioni/?id_organizzazione=84).
È Editor associato per il “Journal of Sexual Medicine” e l’“Acta Physiologica Scandinava” ed è nel Board scientifico dell’“International Journal of Endocrinology”.
È membro di numerose società scientifiche, quali Endocrine Society; European Academy of Andrology; European Society for Sexual Medicine; Società Italiana di Endocrinologia; Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità; Società Italiana Sessuologia Scientifica. Dal 2010 è segretario della European Academy of Andrology e coordina l’attività regionale della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità. È chairman del Comitato di Endocrinologia delle disfunzioni sessuali maschili del ISSM Standard's Committee.

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