Trasmissione dell’herpes da mamma a figlio

DOMANDA

Ho un bimbo di 6 settimane. Purtroppo ho contratto un'infezione erpetica labiale che ormai è in via di guarigione dopo 12 giorni. Mi è rimasto solo un piccolo puntino bianco dentro il labbro inferiore. Al bambino è stato prelevato il sangue e sono state riscontrate le mie IgG positive. Nel caso il bimbo si fosse infettato che pericolo corre? È protetto dai miei anticorpi?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa

L'infezione da Herpes di tipo 1, che provoca le caratteristiche vescicole sulle labbra o sul naso, è piuttosto frequente. Il rischio di trasmissione tra madre e neonato è più elevato nel caso in cui si tratti di una prima infezione per la madre, meno se si tratta di una recidiva. Gli anticorpi di classe IgG sono indicativi di un'infezione più vecchia, mentre quelli di classe IgM indicano un'infezione più recente. Inoltre, le IgG attraversano la placenta, non le IgM: il riscontro di sole IgG nel neonato indica che si tratta di anticorpi passivi, cioè arrivati a lui dalla madre. Questo suggerisce quindi che il suo herpes è probabilmente una recidiva e che il suo bambino al momento non ha infezioni in atto. Nel caso dovesse avvenire il contagio del bimbo, la presenza di IgG passive sarebbe sicuramente di aiuto. Il rischio di infezione nel suo caso è piuttosto basso. Questo però non esclude che l'Herpes nel primo anno di vita possa essere pericoloso, con rischio di coinvolgimento cerebrale, e quindi il trattamento deve essere tempestivo. Nel caso di sospetto, è importante ricorrere subito alle cure pediatriche: i sintomi di infezione spesso sono aspecifici e generici nei più piccini, con malessere generale, generiche difficoltà di alimentazione, sensazione della madre che il bimbo sia più sonnolento e meno reattivo del solito. Per prevenire la trasmissione è sufficiente un lavaggio accurato delle mani prima di accudire il bimbo ed evitare baci nella zona naso, bocca, occhi e anche mani del piccolo, perché vengono spesso portate alla bocca.

Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.

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