Tiroidectomia, alcolizzazione, termoablazione

DOMANDA

Ho 49 anni e il 15/5/2012 a seguito ETG TIROIDE mi è stata evidenziato una tiroide di dimensioni aumentate e morfologia asimmetrica a ecostruttura disomogenea caraterizzata dalla presenza di alcune formazioni nodulari con diametro max fino a 31 mm in verosimile quadro di gozzo multinodulare. L'esame citologico conclusivo sul nodulo di 3 cm risulta di tipo THY 2. Mi è stato consigliato di prendere in considerazione l'intervento chirurgico a breve termine, mentre il medico che mi ha aspirato il nodulo mi ha parlato di alcolizzazione. Ho anche sentito parlare della termoablazione: può darmi ragguagli?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Antonello Sannia, Endocrinologo, docente di Fitoterapia

Direi che prima di effettuare un intervento chirurgico sulla tiroide va valutata attentamente la situazione dei noduli e va ripetuto tra 3 mesi un agoaspirato con esame istologico per valutarne l'evoluzione. Se si trattasse di lesioni benigne si potrebbe partire in prima istanza con la terapia medica, mentre se si trattasse di lesioni maligne andrebbe subito fatto l'intervento chirurgico di tiroidectomia.

Antonello Sannia
Endocrinologo, docente di Fitoterapia
Ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1978 e la Specializzazione in Endocrinologia nel 1981 presso l’Università di Genova.
Nella prima metà degli anni 80 ha frequentato a più riprese corsi di perfezionamento in Fitoterapia in Francia.
Attualmente è docente al corso di perfezionamento in fitoterapia presso le Università di Siena e di Pavia, è membro della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e svolge la sua attività libero professionale in alcuni Centri Medici Specialistici in Piemonte, dove coordina un gruppo di ricerca clinica nel settore fitoterapico in collaborazione con altri colleghi.
Ha pubblicato svariati articoli scientifici sulla fitoterapia sulla rivista Acta Phytotherapeutica, organo ufficiale della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e su altre riviste scientifiche internazionali.
Collabora con alcune testate giornalistiche (Corriere Salute e altri) per la stesura e la validazione di articoli inerenti la fitoterapia. Effettua inoltre consulenza scientifica nel settore industriale farmaceutico rivolto alla fitoterapia.
È Presidente della Società Italiana di Medicina naturale (SIMN), fondazione a carattere scientifico per la formazione fitoterapica dei medici e dei farmacisti, per la ricerca clinica in fitoterapia e per la farmacovigilanza nel settore fitoterapico.
È membro del progetto Phytonet, che è un progetto di ricerca sugli isoflavoni di soia finanziato dalla Comunità Europea.
Ha svolto e svolge numerosi corsi di fitoterapia scientifica per farmacisti, medici pediatri e medici di medicina generale nell’ambito del programma ECM del Ministero della Salute.

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