Test per citomegalovirus in gravidanza

DOMANDA

Mi trovo a 22 settimane di gravidanza e fino a ora la mia ginecologa non mi ha fatto fare il test per il citomegalovirus. Facendolo in questa settimana come devo poi interpretare i risultati? Posso avere una immunità certa nel caso di presenza di soli anticorpi o comunque corro qualche rischio di aver contratto il virus durante la gravidanza?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Emilio Arisi, Ginecologo

Si tratta di una infezione che, se contratta per la prima volta in gravidanza, può dare anche gravi problemi al bambino; però la percentuale di infezione al feto è molto bassa. Questa è una delle ragioni per cui molti ginecologi non fanno lo screening all’inizio della gravidanza. Un’altra ragione è che in effetti non c’è una terapia per contrastare l’infezione. Naturalmente avere a disposizione un valore di inizio gravidanza costituisce un importante punto di riferimento e confronto. Le IgG positive indicano una infezione già avvenuta nel passato, mentre delle IgM positive indicano una infezione recente. Ovviamente i risultati andranno valutati per quello che sono, sapendo che nell’eventualità di dubbi di infezione recente, quindi in corso di gravidanza, vi sono degli esami che permettono di verificare questa ipotesi in modo preciso con dei test di secondo livello. Va peraltro osservato che l’infezione da citomegalovirus, pur pregressa, si può anche ripetere in gravidanza, ma in questo caso i possibili rischi sono ancora inferiori. In altri termini la pregressa infezione non garantisce l’immunità.

Emilio Arisi
Ginecologo
Dal 1993 al 2010 è stato Direttore della U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Regionale “S. Chiara” di Trento dove, dall’inizio del 2002 è stato coordinatore del Dipartimento Materno-Infantile della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento. Attualmente esercita la sua attività ambulatoriale come libero-professionista a Carpi (Modena) e Trento. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Parma, si è specializzato in Ostetricia e Ginecologia nella stessa Università. Tra il 1969 ed il 1993 ha lavorato in vari ospedali (Carpi MO, Correggio RE, Policlinico Universitario di Modena, Suzzara MN, Guastalla RE). Ha effettuato migliaia di interventi chirurgici, in ambito sia ostetrico sia ginecologico. Negli ultimi anni ha posto principalmente la propria attenzione sulla chirurgia oncologica-ginecologica. Ha al suo attivo circa 500 pubblicazioni, dedicate soprattutto ai problemi della contraccezione, dell’aborto volontario e della oncologia ginecologica, ma anche della gravidanza e della menopausa, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, relazioni a congressi nazionali e internazionali, e alcuni volumi. È stato Direttore Scientifico della edizione italiana della rivista specialistica “Current Obstetrics & Gynecology” dal 1992 al dicembre 2006. Per molti anni è stato Presidente nazionale dell’UICEMP (www.uicemp.org), una associazione di consultori privati (CEMP), che è federata alla IPPF (International Planned Parenthood Federation) (www.ippf.org), la più grande organizzazione non governativa mondiale dedicata ai problemi della salute riproduttiva. Per molti anni è stato nel Consiglio mondiale e in quello europeo della IPPF. È membro del Consiglio nazionale dell’AOGOI (Associazione Ginecologi Ospedalieri Italiani), di cui è segretario regionale per il Trentino-Alto Adige. È stato per il triennio 2005-2007 consigliere nel Direttivo nazionale della SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) ed è stato eletto tesoriere della SIGO per il triennio 2008-2010. È Presidente della SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione), che è stata fondata nel luglio 2006. È Direttore scientifico della rivista “Contraccezione Sessualità Salute Riproduttiva”, organo ufficiale della SMIC. È membro di varie organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali. Per il periodo 2012-2016 è stato eletto nel Board of Directors della ESC (European Society of Contraception). Nel giugno 2012 è socio fondatore dell’ECEC (European Consortium for Emergency Contraception), ed è nominato nel ECEC Board.

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