Tachicardia e anfetamine

DOMANDA

Una mia conoscente di 63 anni soffre da parecchi anni di tachicardia, la hanno visitata molti cardiologi che non hanno saputo curarle il tipo di aritmie che aveva e ha anche subito un’operazione per così dire "sbagliata" che ha peggiorato la situazione... Tutti i cardiologi che l'hanno visitata però non sanno che lei dall'età di 11 anni ha assunto dosi frequenti di anfetamine su
ordine della madre per farla dimagrire...non so con certezza per quanti anni le abbia assunte e quanti anni ci siano voluti per la disintossicazione, ma quello che vorrei sapere è se i problemi relativi al cuore si possano collegare all'uso di anfetamine o se, come dicono i dottori, sia un problema congenito. Se il problema fosse causato dall'uso passato di anfetamine,
sarebbe di aiuto ai dottori saperlo per curarla in modo migliore oppure non cambierebbe la terapia?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Claudio Panciroli, Cardiologo

Certamente l'uso di anfetamine può influenzare e conviene dirlo al medico.
Al di là di ciò, è comunque consigliabile ripetere un consulto cardiologico accurato e ripetere esami strumentali

Claudio Panciroli
Cardiologo
Dal 1985 esercita la professione presso l’Azienda Ospedaliera della Provincia di Lodi, in USS Interdipartimentale di Emodinamica di cui è responsabile e in USC di Cardiologia e, privatamente, in ambulatorio.
Laureato e specializzato presso l’Università degli studi di Pavia, dal 1996 si occupa principalmente di emodinamica e dal 2001 anche di interventistica coronarica.
Ha frequentato negli anni, per studio, i seguenti reparti ospedalieri: CNR Fisiologia Clinica di Pisa, Centro Medico di Montescano, Cardiologia di Trieste, Centro Trapianti di Milano Niguarda Cardiologia, l’emodinamica di Cittadella (PD), l’emodinamica di Legnano, l’emodinamica di Pavia (consecutivamente per 5 anni in comando periodico), l’emodinamica HSR Milano occupandosi di Angina di Prinzmetal ed aritmie ischemiche, scompenso cardiaco, sindromi coronariche acute, IMA.
Ha ricoperto diversi incarichi pubblici, tra i quali: Ufficiale Medico con incarico di Dirigente del Servizio Sanitario, Direttore sanitario provinciale CRI Lodi, VicePresidente CRI Lodi, Presidente Lega Navale Italiana sez. Lodi, Insegnante scuola infermieri AO Lodi.
È autore e coautore di 153 pubblicazioni scientifiche tra articoli ed abstracts su riviste cardiologiche nazionali ed internazionali; è stato relatore a 34 congressi/convegni nazionali ed a 10 congressi di cardiologia internazionali.
Ha eseguito diversi studi clinici policentrici; ora sono in corso o appena conclusi cinque studi clinici policentrici per l’emodinamica (Early ACS, Cactus, Patogenesi della trombosi acuta nell’IMA, Apical Balloning, BLINK)

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