"Stitichezza cronica: l'alimentazione corretta non basta"
Ho 39 anni e da sempre ho sofferto di stitichezza. Da qualche anno però la situazione è peggiorata. Ora ho sempre l'addome teso, specie dopo i pasti, dolore che dal fianco destro arriva fin sotto il gluteo, eruttazione, meteorismo, evacuazione non completa, reflusso, infezioni vaginali recidivanti. Gli esami che ho fatto finora non hanno evidenziato nulla (calprotectina fecale, eco addome, test per celiachia). Ci tengo a dire che ho un alimentazione molto sana: tanta verdura e frutta, almeno due litri di acqua al giorno, poca carne. Mi hanno prescritto psyllio e prugne, ma hanno solo peggiorato la situazione. Quali esami posso fare? Alle volte stare a digiuno è l'unica soluzione.
Risponde: Petruzzellis Carlo - Gastroenterologo
I sintomi che riferisce sono molto comuni nei pazienti che hanno un peggioramento della stitichezza di cui soffrono storicamente. La pancia gonfia, le infezioni genito-urinarie ricorrenti, il reflusso gastroesofageo sono spesso legati al rallentamento che il transito del materiale fecale ha nell'intestino. A mio avviso, avendo uno stile di vita corretto, avendo effettuato molti accertamenti che escludono patologie pericolose e per ultimo in considerazione della sua giovane età, sarei dell'avviso che bisogna cominciare a trattare la stitichezza in modo più deciso e non con metodi "casalinghi" (supplementazione di frutta e verdura o con le prugne) bensì con una terapia lassativa mirata. Le consiglio quindi di recarsi dal suo medico di famiglia o da un gastroenterologo per impostare con lui una terapia corretta che potrà poi nel tempo modulare in base al bisogno specifico del periodo.