Sopravvivenza degli spermatozoi

DOMANDA

Vorrei sapere per quanto tempo all'incirca sopravvivono gli spermatozoi emessi all'aperto.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Mario Maggi, Andrologo e sessuologo

Il liquido seminale non perde istantaneamente la capacità fecondante dopo esposizione all’aria, ma dopo l’emissione in ambiente inidoneo risulta soggetto a escursioni termiche e variazioni di pH che inevitabilmente conducono a disidratazione e deterioramento nel breve periodo. Anche gli spermatozoi depositati nel comune condom in lattice pur, rimanendo vitali perdono progressivamente le loro caratteristiche di motilità a causa della presenza nel condom di sostanze tossiche interferenti. Diversa è invece la condizione degli spermatozoi che per motivi clinici o di ricerca vengono mantenuti in condizioni sperimentali “controllate”. In questo caso la sopravvivenza, intesa come vitalità, motilità e potere fecondante può essere anche di alcune ore. Si tratta dunque di cellule “non programmate” per una vita all’aperto che svolgono adeguatamente la loro funzione (quella fecondante) solo se vengono a trovarsi nel loro "habitat naturale" ovvero nelle vie genitali femminili. Non dimentichiamo inoltre che gli spermatozoi, come la quasi totalità delle cellule del nostro organismo, hanno comunque un destino segnato, potendo sopravvivere nelle vie genitali femminili (dunque in ambiente idoneo) per circa 48 ore.

Mario Maggi
Andrologo e sessuologo
Dal 2000 è Professore Ordinario di Endocrinologia, Facoltà di Medicina, Università di Firenze.
Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Firenze, si è specializzato in Endocrinologia nella stessa Università. Tra il 1985 e il 1986 è stato Ricercatore ospite presso il Laboratory of Theoretycal and Physical Biology, NICHD dell’NIH, a Bethesda (Usa) e dal 1986 al 1990 ha lavorato come Medico specialista presso l’Unità di Endocrinologia dell’Università di Firenze. Dal 1992 al 1994 ha ricoperto il ruolo di Professore di Endocrinologia presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia dell’Università di Pisa e dal 1992 al 2004 presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia dell’Università di Firenze. Nel 1993 è stato Assistente Medico presso l’unità di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera Careggi e dal 1993 al 2000 Aiuto Medico, Dirigente I Livello presso l’Unità di Andrologia della medesima Azienda. Dal 1993 al 2004 Professore di Andrologia presso la Scuola di Specializzazione di Ostetricia e Ginecologia, Università di Firenze e da 1996 al 2000 Professore di Andrologia presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia, Università di Brescia. Dal 2005 è Direttore S.O.D. Medicina della Sessualità e Andrologia, Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Firenze.
Ha al suo attivo più di 240 pubblicazioni, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, la redazione di capitoli inerenti la riproduzione umana e la medicina della sessualità su svariati libri e diverse relazioni a congressi nazionali e internazionali.
Da anni si occupa di Andrologia e Medicina della sessualità (http://www.andrological.org/ http://www.ilmiodono.it/it/organizzazioni/?id_organizzazione=84).
È Editor associato per il “Journal of Sexual Medicine” e l’“Acta Physiologica Scandinava” ed è nel Board scientifico dell’“International Journal of Endocrinology”.
È membro di numerose società scientifiche, quali Endocrine Society; European Academy of Andrology; European Society for Sexual Medicine; Società Italiana di Endocrinologia; Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità; Società Italiana Sessuologia Scientifica. Dal 2010 è segretario della European Academy of Andrology e coordina l’attività regionale della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità. È chairman del Comitato di Endocrinologia delle disfunzioni sessuali maschili del ISSM Standard's Committee.

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