Sonno polifasico, informazioni

DOMANDA

Ho letto ultimamente un articolo che dice che il sonno polifasico è maggiormente ristoratore. C'era anche scritto che questo implica una riduzione di sonno globale fino a 2 ore al giorno complessive senza ripercussioni e che, a quanto pare, era un metodo adottato da Leonardo da Vinci. Vorrei saperne di più.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Angelo Zilioli, Neurologo

Il sonno della persona adulta è un sonno diviso in 5 fasi: stadio 1, 2, 3 e 4 (detti anche sonno non REM, in cui si ha un progressivo rallentamento dell'attività elettrica all'elettroencefalogramma - Eeg - e il sonno diventa sempre più profondo), che occupano la maggior parte del sonno, e una fase di sonno REM (caratterizzato da un Eeg simile a quello dell'addormentamento o della veglia, tono muscolare ridotto, rapidi movimenti oculari; in tale fase sono concentrati i sogni). Negli adulti l'alternanza di sonno e veglia avviene con ritmi circadiani: si dorme la notte (per circa 8-10 ore) e si sta svegli di giorno. Come sonno polifasico si intende quello del neonato che occupa circa 16-18 ore nella giornata (con ugual distribuzione tra sonno REM e non REM). Non ho la minima idea di come possa un adulto ritornare a tale sonno né se Leonardo da Vinci ci sia riuscito.

Angelo Zilioli
Neurologo
Dal 1997 esercita presso il reparto di neurologia dell’Azienda Ospedaliera di Lodi. È responsabile dell’USS Stroke Unit.
Si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Pavia, dove si è anche specializzato in Neurofisiopatologia.
Le sue principali mansioni e responsabilità sono: gestione delle urgenze neurologiche, attività di reparto, attività ambulatoriale (ambulatorio neurologico divisionale e ambulatorio delle cefalee e cerebrovascolare II livello), neurofisiologia (elettromiografia, potenziali evocati).
Ha particolare esperienza nella cura e diagnosi delle cefalee e della malattia cerebrovascolare acuta.
Ha partecipato alla realizzazione di pubblicazioni e ricerche scientifiche, tra cui:
- Romani, R.Bergamaschi, R.Callieco, M.Versino, A.Zilioli, V.Cosi “Riproducibilità e variabilità test-retest dei parametri dei potenziali evocati multimodali” Congresso della Società Italiana di Neurofisiologia Clinica, Alghero 1992, 81
- E. Vitelli, P. Banfi, L. Ghersi, A. Zilioli, L.M. Faggi “Stroke rivelatore di mixoma atriale sinistro” Atti del III Congresso Nazionale di Cardioneurologia, Pavia, 27-29 settembre 1993
- L. Guri, P. Banfi, E. Vitelli, L. Ghersi, A. Zilioli, L.M. Faggi “La sindrome amnesica nell’occlusione bilaterale delle arterie cerebrali posteriori (sindrome di Dide e Botcazo): presentazione di due casi” Atti della IV Riunione Annuale della Sezione Lombarda della Soc. It. di Neurologia, Mantova, 3 aprile 1993
- P. Banfi, E. Vitelli, L. Ghersi, A. Zilioli, L.M. Faggi “Episodi sincopali a semeiologia simil-epilettica” Atti del III Congresso Nazionale di Cardioneurologia, Pavia, 27-29 settembre 1993
- R. Bergamaschi, A. Romani, R. Callieco, A. Zilioli, M. Versino, F. Zappoli, M. Benazzo, V. Cosi “interessamento dell'ottavo nervo cranico nella sclerosi multipla (SM): studio longitudinale di un caso con BAEP e RMN” Congresso della Società Italiana dI Neurofisiologia Clinica, Perugia 1994, 203
- E. Vitelli, A. Zilioli, B. Riccardi. L.M. Faggi “Un caso di PROMM (Proximal Myotonic Myopathy)” Atti del Convegno SIN-SINC “I disordini del movimento”, Rovigo, 14-15 aprile 2000
- Romani A, Bergamaschi R, Versino M, Zilioli A, Callieco R, Cosi V. Circadian and hypothermia-induced effects on visual and auditory evoked potentials in multiple sclerosis. Clin Neurophysiol. 2000 Sep;111(9):1602-6
- S. Iurlaro, A. Zilioli. L’ictus giovanile: uno studio retrospettivo (poster XXXVII Congresso nazionale SIN. Bari 15-18 Ottobre 2006)

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