Pubblicità

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Sonno

Bambini e disturbi del sonno

Ho un bambino di 9 anni che ha sempre avuto, fin da piccolo, un sonno molto agitato. Va a letto alle 21.30 circa, su sua richiesta e si sveglia alle 7.30 ma avrebbe ancora sonno. Durante la notte non si sveglia mai, ma si sente che si muove e agita in continuazione, qualche volta parla.

Molti bambini hanno un sonno "agitato", cioè si muovono e si girano in continuazione, a volte parlano, ma se il sonno è continuo e non ci sono frequenti risvegli, non c'è da preoccuparsi. Piuttosto se le sembra che sia ancora stanco al mattino provi ad anticipare l'ora della buonanotte, magari tra 20.30 e le 21. A 9 anni potrebbe ancora aver bisogno di più di 10 ore di sonno. Senza contare che l'attività di un bambino in età scolare è piuttosto stancante.

Bambini e sonno

Il mio bimbo ha quasi sette mesi e dorme pochissimo: la notte si sveglia ogni 2-3 ore e il giorno fà piccoli riposoni di circa 20- 0 min al massimo, per la maggior parte del tempo in cui è sveglio si stropiccia sempre gli occhi, fà fatica ad addormentarsi. La pediatra mi ha consigliato di dargli 5 gocce la sera prima di andare a dormire di un prodotto a base di melissa e melatonina, ma dopo due settimane circa il risultato non è cambiato. Sarebbe bene dargli le gocce due volte al giorno?

A sette mesi è ancora normale avere risvegli frequenti di notte e fare piccoli pisolini di giorno. Non mi sembra opportuno aumentare le gocce, piuttosto provare a creargli una routine (alternanza di momenti di gioco/pappa/riposino, con orari ripetitivi) che lo alleni a un sonno più lungo. E poi tanta pazienza di attendere certe tappe che prima o poi arrivano da sole.

Bimbi che dormono poco

Mia figlia da quando è nata non dorme di notte. All'inizio pensavo che fosse normale, ma ora ha 2 anni e 8 mesi e ancora non dorme bene: si addormenta in braccio a me e poi la metto nel suo letto, ma alle 2 o 3 di notte si sveglia e inizia a piangere. Cosa posso fare per risolvere questa problema? Ora c'è suo fratellino di 11 messi che dorme bene e non vorrei che iniziasse a prendere abitudine di svegliarsi anche lui. Per di più mi preoccupo di cosa possa succedere a mia figlia che non dorme. Cosa c'è che non va?

Il sonno dei bambini piccoli è spesso un problema: più per i genitori che per loro! La sua bimba non ha ancora un ritmo di sonno regolare, l'arrivo di un fratellino non ha certo aiutato, ma non le succederà nulla. I risvegli frequenti sono normali nei piccoli, crescendo scompaiono. Inoltre, un bimbo piccolo quando si sveglia ha ancora bisogno di essere rassicurato sulla presenza della mamma e difficilmente si riaddormenta da solo. La colpa non è dei suoi genitori: il fatto che l'altro bimbo dorma bene dovrebbe confortarla in questo senso. Quando si sveglia la rassicuri, senza sgridarla e senza sensi di colpa. Cerchi anche di stabilire un "rituale" serale per favorire il rilassamento e un sonno più tranquillo: giochi più calmi verso la sera, un bagno con tanto di giochi nell'acqua, cena leggera e digeribile, magari addormentarsi con la lettura di una favola. Ripetere sempre gli stessi gesti li rasserena. Non sono ricette miracolose, ma un po' aiutano. Soprattutto non pensi alle conseguenze future per la sua bambina: non ce ne sono e crescendo anche i più "irriducibili" dormono con regolarità.

Come togliere il "vizio" di dormire nel lettone

Il mio bambino ha 18 mesi e vorrei abituarlo a dormire nel suo lettino. Purtroppo gli abbiamo dato il brutto vizio del lettone perché ha avuto le coliche fino a 6 mesi e l'ho allattato al seno (per notti intere) fino a 12 mesi. Ma ora come fare a togliergli questa abitudine?

L'abitudine a dormire nel lettone è dura a finire. La scelta di rimandare il piccolo intruso nel suo lettino è di pertinenza della coppia di genitori. Quando decidete voi, si fa. Come ogni abitudine, si può cambiare: non è immediata, ovviamente, ci saranno rimostranze e pianti. Non si fa d'improvviso, dovrete accompagnare il bimbo nella sua cameretta e nel suo lettino, potrebbe succedere che dobbiate dormire un po' con lui nel nuovo ambiente, o almeno aspettare che si addormenti profondamente prima di lasciarlo. Poi arriverete anche a insegnargli ad addormentarsi da solo. Un passo alla volta, non tutto insieme. Comunque, se non siete voi a incoraggiarlo a cambiare abitudine, la richiesta di lasciare il lettone può venire anche dal bimbo: nessuno può dire quando.

A quasi due anni di notte dorme seduta

La mia bambina di 22 mesi non ha mai avuto disturbi del sonno, né problemi di addormentamento né di rivegli; si addormenta da sola verso le 21:30 e si sveglia verso le otto. Da circa una settimana e mezza però si addormenta seduta; quando intorno alle 22 vado a controllare, la trovo addormentata seduta in un angolo del letto, la metto sdraiata e torno a controllare nel cuore della notte e, a volte, capita che la ritrovo seduta, sempre completamente addormentata. Cosa può essere successo?

Spesso i bambini assumono posizioni strane nel sonno, soprattutto i più piccini. Non c'è una spiegazione precisa. Oltre alla posizione, va guardata la qualità del sonno: è importante controllare se il bimbo riesce comunque a riposare bene, oppure se ci sono altri segnali che facciano pensare che il sonno non è stato ristoratore, come sonnolenza diurna, scarsa attività nel gioco o altri sintomi di malessere. Faccia comunque controllare la bimba dal suo pediatra per verificare lo stato di salute generale.

A 4 mesi si addormenta solo in braccio

Mia cognata mi ha espresso il suo problema con il suo bimbo di 4 mesi, relativo alla difficoltà di farlo addormentare. Il bimbo tende ad addormentarsi solo in braccio e appena viene riposto in culla si sveglia e piange. Qual è il miglior modo per non viziarlo? continuare ad assecondarlo o tentare una via alternativa per evitare che si abitui a dormire solo in questo modo?

Difficile parlare di vizi a 4 mesi. Il vizio, il capriccio, richiedono una volontà che a 4 mesi non c'è ancora. Ci sono solo bisogni e abitudini. Se fino a oggi si è addormentato in braccio, è normale che protesti se l'abitudine cambia. Se il farlo addormentare così è diventato faticoso, i genitori dovranno lentamente e con pazienza abituarlo a dormire da solo, accettando qualche rimostranza, ma accompagnando questa fase con affetto e dolcezza. Non piange perché è viziato, ma perché non capisce cosa stia succedendo. Cerca il contatto fisico, senza cui si sente spaesato. I vizi sono, peraltro, un concetto più ampio, che coinvolge tutta la sfera educativa, non solo il momento di addormentarsi. Spesso, però, addormentare il bimbo in braccio, non è una fatica per la madre; non lo vive bene perché, magari, il resto della famiglia non è d'accordo e vorrebbe maggiore autonomia nel piccolo. Se è cosi, la mamma accorrerà al primo pianto, perpetuando l'abitudine. È una piccola conquista di autonomia in cui vanno aiutati entrambi, mamma e bimbo.

Integratori di melatonina per il sonno dei bimbi

La mia bambina di 31 mesi è sempre stata vivacissima e, soprattutto la sera, non ne vuol saper di dormire. Da gennaio frequenta il nido, ma soltanto da settembre ci rimane anche nel pomeriggio dove dorme al massimo 1 ora e mezza; nonostante ciò la sera tira a far tardi e le ci vuole molto per addormentarsi. È già da questo inverno che la pediatra mi ha suggerito di somministrarle 12 gocce a sera di un integratore di melatonina. Questa estate ho sospeso perché la bimba si stancava tanto durante il giorno e la sera riusciva più facilmente ad addormentarsi. Posso stare tranquilla e continuare a darle queste gocce oppure a lungo andare vanno sospese?

Alcuni bambini stentano a prendere sonno alla sera, sono troppo presi dal gioco e non ne vogliono sapere. Gli integratori di melatonina, come le ha suggerito il suo pediatra, sono un aiuto senza particolari effetti collaterali. È una sostanza presente nel nostro organismo, che induce il sonno fisiologico. Le dia pure le gocce senza problemi. Nel frattempo, però, favorisca una maggior stanchezza altrettanto fisiologica, aumentando le ore di gioco all'aperto, dopo l'asilo, anche nella stagione fredda. All'aperto, i bambini aumentano spontaneamente la loro attività fisica e ne traggono enormi benefici, tra cui quello di addormentarsi più facilmente.

Nato prematuro, dorme molto e mangia poco

Sono appena diventato papà da 4 giorni. Il problema che mio figlio è nato 1 mese e 15 giorni prima. Lui è sano a detta di tutti i medici, solo che dorme molto e mangia poco e perde peso. Per farlo mangiare ci capita che lui ci impieghi anche 1 ora e mezza. I medici ci hanno detto che mamma e figlio potranno tornare a casa solo se il piccolo inizia a mangiare dal biberon. La mia domanda è da cosa è dovuta la sua sonnolenza e perchè non mangia?

La sonnolenza e il mangiar poco sono dovute al fatto di essere nato prima del tempo! Anche l'apparato gastrointestinale ha bisogno di tempo per adattarsi alla sua nuova funzione. Prima di nascere non viene quasi utilizzato. Il neonato deve imparare a succhiare per nutrirsi, cosa diversa dal succhiare il dito come fa in utero, deve imparare a deglutire e il suo intestino deve digerire e assorbire correttamente il latte ingerito. Per fare adeguatamente tutto questo possono essere necessari diversi giorni. Il prematuro, anche di poco, ha bisogno di più tempo del nato a termine. Ovviamente, durante il ricovero, ci si accerta che non ci siano eventuali altri problemi da risolvere.

Dormire senza il cuscino da piccini

Sono la mamma di una bimba di 26 mesi che fino a un anno ha sofferto di reflusso gastroesofageo e quindi la facevo dormire senza cuscino, ma con il materasso rialzato. Questa abitudine è rimasta e lei non vuole il cuscino: questo modo di dormire le può far male alla schiena o può darle altri fastidi in futuro?

L'abitudine di dormire senza cuscino non fa alcun danno alla schiena, anche se il materasso viene rialzato. Controlli piuttosto che il materasso non sia troppo morbido e che appoggi su di una rete solida o, meglio ancora, su doghe di legno. Comunque, se il problema del reflusso si è risolto, può anche non sollevare più il materasso, e lasciare che la bambina dorma in posizione orizzontale, anche senza cuscino.

Risvegli notturni a tre anni

Ho una bimba di 3 anni e mezzo che la sera, intorno alle 22, va a letto dopo aver bevuto il suo latte e si addormenta tranquilla (non fa più il pisolino pomeridiano). Ma quasi tutte le notti verso le 4 si sveglia chiedendo ancora latte (dice che ha fame), lo beve, ma poi quasi sempre non si riaddormenta prima delle 8. Volevo sapere se assecondarla oppure no.

Il risveglio notturno capita a diversi bimbi, anche nell'età della scuola materna. Vanno però aiutati a prendere un ritmo di sonno più regolare. Se non fa più il pisolino pomeridiano, la bimba dovrebbe andare a dormire prima delle 22. Contrariamente a quanto tendiamo a pensare, un bimbo troppo stanco dorme peggio e con un sonno più agitato, rispetto a un bimbo che dorme di più. Anche il latte prima di addormentarsi non è un'abitudine corretta, alla sua età. Per svariati motivi: dall'igiene orale (anche se si lavano i denti subito dopo, è meglio non far precedere il sonno notturno dalla somministrazione di cibo) al non appesantire l'organismo appena prima del sonno. Va ricordato che il lattante, che di addormenta poppando, si alimenta con latte materno o latte formulato, ben più digeribili del latte vaccino, che penso lei dia a una bimba di 3 anni. La sveglia alle 4 del mattino, con richiesta di altro latte, credo sia una consolazione, non propriamente fame. Non succede nulla di irreparabile, se prosegue così. Ma lei stessa sente l'esigenza di maggior regolarità. Faccia alzare comunque la bimba al mattino a un orario compatibile con attività adeguate alla sua età: la mandi alla scuola materna per tempo, le faccia fare il pisolino pomeridiano se lo chiede, provi a metterla a letto alla sera un'ora, anche un'ora e mezza prima. Se la cena è stata adeguata, non dovrebbe avere ancora fame. Aumenti le attività rilassanti, no a TV e giochi elettronici, sì a un bagno caldo prima di cena e alla favola della buona notte. Più rituali ci sono per prepararsi alla nanna, più è facile addormentarsi. Quando si sveglia, cerchi di tranquillizzarla con fermezza, ma senza sgridarla. A 3 anni si può capire che non si mangia a tutte le ore.

Risvegli notturni con pianto a sei mesi

Ho un bimbo di 6 mesi, solare e che sta con tutti senza mai lamentarsi; sin da subito ha dormito nel suo letto tutta la notte senza problemi; da una settimana intorno all'una di notte inizia a singhiozzare nel sonno fino a piangere in modo sconsolato, si tranquillizza solo se lo prendo in braccio per qualche secondo; la cosa si ripete dopo un paio d'ore; la cosa che più mi preoccupa è questo suo singhiozzare che coinvolge anche il respiro. Durante i suoi riposini diurni non succede nulla di tutto ciò. Si può trattare di pavor nocturnus?

Il pavor nocturnus è un disturbo del sonno che compare nei bambini dell'età prescolare. Inizia tra i 2 e i 4 anni, può protrarsi fino a 11-12, raramente nell'età adulta. Sei mesi sono un po' pochini per parlare di pavor nocturnus. È un'età in cui le interruzioni del sonno sono ancora fisiologiche. Il pianto con singhiozzi colpisce i genitori, perché è diverso dal solito richiamo del piccolo lattante. Però, trovare una spiegazione di cosa sia successo è arduo. È giusto controllare lo stato di salute del bambino (che non ci siano dentini in arrivo, ad esempio, che lo possono disturbare), pensare al suo possibile stato emotivo (un recente inserimento al Nido, ad esempio, oppure l'affido a presone diverse dalla madre, per un suo rientro al lavoro), ma è fondamentale convincersi che possiamo anche non scoprire mai che cosa veramente sia successo. E non per questo deve succedere qualcosa: la maggior parte di questi piccoli disturbi scompare così come è arrivato. Consolate e confortate il piccolo che chiama, accompagnatelo con serenità nella fase del riaddormentamento, se vedete che lui ne trae beneficio, ma non pensate a conseguenze sul suo carattere o sul suo sviluppo, non cercate cause lontane, che il più delle volte servono solo a calmare l'ansia di noi adulti, ma non a offrire reale aiuto al bambino.

Dorme con la nonna ma non con la mamma

Ho una bambina di 11 mesi che da quando è nata purtroppo mostra grande difficoltà nell'addormentarsi con me in braccio o diversamente, mentre con mia madre dorme senza alcuna difficoltà sia in braccio sia nel lettino. Non riesco a capirne il motivo e per questo da quando è nata mi faccio mille domande insieme a vivere male il tempo che posso trascorrere con lei. Infatti sia durante il giorno sia la sera la bambina perde il sonno quando sta a casa con me, e chiaramente questo influisce sulla normale quotidianità mia e della famiglia. Non so che fare.

I motivi per cui i bambini, anche pissolissimi, hanno un comportamento diverso con la madre e con altre persone sono i più svariati, difficili da spiegare e da interpretare. La ricerca del perché sua figlia con lei dorme male può non portare ad alcuna risposta. Soprattutto non mi permetto di fornirgliela io, che non vi conosco, non ho mai visto come vi relazionate e come reagisce la sua bimba agli interventi esterni. È più utile, piuttosto, cercare una soluzione: se lei è semplicemente stanca e affaticata, non esiti a lasciarsi aiutare. A volte la stanchezza e la frustrazione derivanti dal "fare tanto senza grossi risultati", compromettono la serenità dei rapporti. Ci sono bimbi più facili, che rispondono positivamente a ogni nostra azione, e bimbi più impegnativi, che mettono a dura prova il genitore più paziente e affettuoso. Se percepisce che la sua serenità con la bimba non è più la stessa, ne parli con il pediatra. Presso i consultori famigliari e pediatrici ci sono gruppi di incontro per le neomamme e le famiglie. Sono un sostegno alla maternità, come i corsi pre-parto. Frequentandoli si scopre che il problema, che pensiamo sia unico, è in realtà condiviso da tante altre mamme. Parlarne con loro o con uno psicologo dell'età evolutiva o con educatore, confrontare le soluzioni che altre neomamme hanno trovato può aiutare.

Ore di sonno necessarie a tre anni

Volevo sapere più o meno di quante ore di sonno notturno ha bisogno un bimbo di tre anni e mezzo, considerando che non fa più il pisolino il pomeriggio.

Un bimbo di 3 anni ha bisogno ancora di 11-12 ore di sonno, con variabili individuali. Qualcuno ha già perso il bisogno del riposino pomeridiano, qualcuno viene un po' forzato a stare sveglio, perché non tutte le scuole materne sono attrezzate per il riposo dei bimbi. Va osservato il ritmo di ogni bambino: va proposto il sonno notturno dai 30 ai 60 minuti dopo la cena, impiegando questo tempo in attività rilassanti, giochi tranquilli, lettura o racconti di storie. Poi si dovrebbe osservare dopo quante ore di sonno si sveglia riposato e pronto per il nuovo giorno. Se viene sempre svegliato mentre è ancora in sonno profondo, ha dormito poco e va anticipata l'ora della nanna. Viceversa, se si sveglia da solo vuol dire che ha riposato a sufficienza. Escludendo i piccoli risvegli notturni ancora frequenti a questa età.

Marina Battaglioli

Pediatra e neonatologa

Specializzata in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996, dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, dove attualmente è Dirigente medico di 1° livello.

Scopri di più...