Residuo fisso delle acque e arsenico

DOMANDA

Salve volevo un'informazione sull'acqua da bere: quanto deve essere la percentuale di residuo fisso e di sodio? Poi ho letto in un giornale che l'acqua presenta pure tracce di arsenico e c'era una tabella che indicava tutte le percentuali, lei ne sa qualcosa su questo argomento?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Patrizia Maria Gatti, Specialista in Scienza dell’Alimentazione

Per un soggetto adulto sano la raccomandazione più salutare è quella di bere almeno 2 litri di acqua al giorno, distribuendola in tutta la giornata, anche durante i pasti. Una quantità che si può aumentare quando il clima è molto caldo e in caso di attività sportiva intensa. Per i bambini sotto ai 3 anni, per chi vive, viaggia o lavora in luoghi dove l’acqua dell’acquedotto è scarsa e poco controllata, è necessario bere l’acqua in bottiglia sigillata. Le acque vendute in bottiglia si distinguono per il residuo fisso (rf) cioè per la quantità di sostanze inorganiche presenti. Quelle maggiormente commercializzate in Italia, sono “oligominerali” (rf 50-500 mg/l). Le acque "oligominerali", grazie al ridotto contenuto di sali minerali, favoriscono la diuresi e contengono livelli bassi di sodio. Per la questione dell’arsenico nelle acque potabili, il nostro ministero della Salute ritiene che gli allarmismi siano ingiustificati.

Patrizia Maria Gatti
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1983 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Milano si è Specializzata in Scienza dell’alimentazione (indirizzo dietetico) presso il medesimo Ateneo nel 1986. Nel 1994 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Biochimica e la Specializzazione in Biochimica Clinica (indirizzo diagnostico) nel 1997.

Attualmente lavora come libero professionista: svolge attività privata come medico specialista e come author and medical editor multimedia communication. È autore di numerose pubblicazioni in: ricerca clinica, ricerca scientifica di base, biochimica nutrizionale e delle malattie legate alla nutrizione (diabete, obesità, dislipidemie, aterosclerosi). Ha al suo attivo numerose partecipazioni in qualità di docente e/o di relatore a convegni e corsi di educazione nutrizionale per la popolazione generale e per le scuole e a congressi nazionali e internazionali. Possiede oltre 10 anni di esperienza nella comunicazione multimediale salute, medicina e nutrizione.

Articoli correlati

Pubblicità

Gli articoli più letti

I servizi per te
Farmaci a domicilio
Prenota una visita