Radice rimasta in loco dopo estrazione

DOMANDA

A mia figlia, di 26 anni, è stato estratto l'altro giorno un dente del giudizio sano, per poi poter realizzare successivamente un byte. È rimasta una radice all'interno della gengiva. Il dottore ha assicurato che non ci sarà mai alcun problema a lasciarla lì, ma i dubbi ci sono. Volevo sapere se sarebbe meglio riaprire ed eliminarla.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Maurizio Pedone, Odontoiatra

È possibile che la radice rimasta vada incontro a riassorbimento o che, comunque, non rappresenti un problema; è anche possibile, però, che si infetti rendendo necessario asportarla. Attendere gli eventi sembra la scelta più sensata.

Maurizio Pedone
Odontoiatra
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1985 con 110 e lode presso l’Università degli Studi di Firenze, consegue poi la specializzazione in Odontostomatologia e protesi dentale nel 1992 presso l'Università degli Studi di Roma “La Sapienza” con il massimo dei voti. Dal 1985 al 1999 è Ufficiale Medico presso l'Aeronautica Militare. Dal 1986 opera come libero professionista presso varie strutture site in Milano, Varese e provincia e dal 1988 nel suo studio che, oggi, è fornito di sei unità operative, una unità di sterilizzazione avanzata, radiologia digitale, 2 laser e tutte le attrezzature indispensabili a fornire prestazioni d'avanguardia, soprattutto nel campo dell'implantoprotesi. Lo studio si avvale della collaborazione di diversi specialisti nelle varie branche dell'odontoiatria, in modo da fornire un ventaglio completo di prestazioni: igiene orale e profilassi, conservativa ed endodonzia, protesi su denti naturali, implantoprotesi. Ha al suo attivo oltre 10.000 impianti inseriti. Dal 2007 è Amministratore unico di Amicodentista srl.

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