Quante bugie sotto quelle lenzuola

Tradimenti e pornografia sono verità inconfessabili, soprattutto per gli uomini.

Il tradimento maschile è una costante nella storia, al punto che in genere ormai, l’uomo fedifrago non fa quasi più notizia. A meno che naturalmente non sia un vip o una star dello spettacolo.

Il problema è che le bugie, da parte del maschio, non riguardano soltanto le eventuali scappatelle amorose o i flirt. L’identità maschile è fortemente incentrata sul sesso: per questo gli uomini fanno fatica a raccontarsi e ad aprirsi con la partner.

Segreti difficili da condividere

Per Groucho Marx «c'è un modo solo per scoprire se un uomo è onesto: chiederglielo. Se risponde di sì, vuol dire che è marcio». Un paradosso che vale soprattutto per l’argomento “sesso”.

«L’identità maschile – spiega Adele Fabrizi, psicoterapeuta e sessuologa dell’Istituto di sessuologia clinica dell’Università Sapienza di Roma – si fonda in larga parte sui genitali». Fin da piccoli gli uomini sono portati a mantenere un certo senso del pudore su tutto ciò che riguarda il sesso.

«Basti pensare alle differenze, tra maschi e femmine, nel passaggio alla vita adulta: la prima mestruazione, per le ragazze, è un evento da condividere con la madre; la prima eiaculazione dei ragazzi non viene, invece, detta a nessuno».

Dal quel primo momento di passaggio in poi, gli uomini tendono a tenere nascosto tutto ciò che afferisce alla sfera sessuale: dall’uso della pornografia alla masturbazione, dalle esperienze sessuali avvenute prima dell’attuale relazione alle ansie da prestazione. Tutto.

«Gli amori passati» spiega la psicologa «spesso non vengono rivelati per evitare di suscitare gelosie e litigi, ma anche per mantenere un certo alone di mistero». E quando, invece, non c’è molto da raccontare, si evita il discorso per non perdere la faccia. «L’uomo ha bisogno di essere conforme alla figura sociale che lo rappresenta come il principe azzurro, il seduttore che non sbaglia mai. Uno stereotipo che esiste ancora».

Sui siti porno senza lasciare traccia

«Anche l’autoerotismo e la pornografia, pur essendo frequentissimi, non possono essere svelati» prosegue Fabrizi «perché l’uomo e la donna danno valenze diverse alla masturbazione». Può scoppiare un inferno, all’interno della coppia, se si viene a sapere.

«La masturbazione maschile è spesso vissuta dalla donna come una sottrazione, un qualcosa che viene tolto al rapporto. Per l’uomo, invece, è una cosa in più».

Sono ancora poche le donne che concepiscono la pornografia come a sé stante rispetto al rapporto di coppia. La maggior parte si sente tradita quando scopre che il compagno frequenta siti hot.

Infine, le ansie da prestazione. «Sono inconfessabili» afferma la sessuologa «perché l’uomo deve apparire sempre sicuro di sé, senza incrinature. Rivelare le paure e le insicurezze sarebbe un sintomo di debolezza che potrebbe minare il rapporto».

Il primato resta agli uomini

La maggior parte dei tradimenti avviene durante la pausa pranzo. Quindi con un collega. E, sempre analizzando i numerosi sondaggi condotti sull’argomento, sembra che siano davvero pochi i mariti fedeli: il 67,3% degli uomini italiani tradisce la propria moglie senza alcun rimorso. Anche se la scappatella della moglie sta aumentando, sono sempre gli uomini a detenere il primato. L’età critica è tra i 48 e 55 anni per gli uomini, intorno ai 44 anni per le donne.

Fino a qualche anno fa era la pietra dello scandalo e portava dritto dritto al divorzio, ma oggi non è più così. Anzi, sono in crescita quelli che, dopo aver superato un tradimento, pensano che la coppia sia più unita di prima.

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