Possibile trasmissione di epatite A ai bambini

DOMANDA

Ho da poco scoperto che una persona della mia famiglia è affetta da epatite A. Sono molto spaventata perché questa persona ha spesso badato ai miei due bambini che ora hanno 2 e 5 anni, ma non so da quanto tempo lei ne è affetta e potrebbe aver condiviso con loro il cucchiaino per la pappa ecc. Come mi devo comportare?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa

l'epatite A è un'infezione virale acuta del fegato. Il contagio avviene attraverso l'ingestione di cibi o acqua contaminati, oppure con il contatto con una persona infetta. Tra l'infezione e l'insorgenza dei sintomi trascorrono tra le 2 e le 6 settimane. Non esiste lo stato di portatore cronico dopo la guarigione, come può invece avvenire con l'epatite B. I sintomi sono nausea, vomito, febbre, astenia importante e ittero, cioè colorazione giallastra della cute e delle sclere. Possono durare anche a lungo, anche mesi dopo l'infezione primaria, soprattutto negli adulti. Nei bambini invece può decorrere anche in modo rapido, quasi asintomatico. È più pericolosa negli anziani. Raramente è fatale. Esiste un vaccino, ma lo si consiglia solo a chi si reca in aree a rischio, prevalentemente paesi caldi, con standard igienico non ottimale. Da noi può succedere a chi consuma pesce o molluschi crudi, non precedentemente congelati.

Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.

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