Polline per l’ipertrofia prostatica e aumento di glicemia

DOMANDA

Sono un uomo di 53 anni e da qualche tempo ho trovato sollievo ai miei disturbi dell'ipertrofia prostatica benigna assumendo giornalmente del polline. Ma recentemente, dopo aver donato il sangue, le analisi hanno rilevato un valore di glicemia pari a 125. Premetto che non è la prima volta che mi capita di avere valori glicemici più alti della norma, ma mi domandavo se l'uso del polline possa aver provocato questo innalzamento.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Antonello Sannia, Endocrinologo, docente di Fitoterapia

Il polline può essere utile per alleviare i disturbi causati dall'ipertrofia prostatica benigna. Non credo proprio che il polline possa modificare apprezzabilmente la glicemia. Valuti bene la sua dieta eliminando gli zuccheri semplici e i cibi ricchi di grassi e, se necessario, perda qualche chilo di peso. Inoltre cerchi di aumentare in modo consistente la sua attività fisica. Vedrà che con questi accorgimenti la sua glicemia rientrerà nei valori normali.

Antonello Sannia
Endocrinologo, docente di Fitoterapia
Ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1978 e la Specializzazione in Endocrinologia nel 1981 presso l’Università di Genova.
Nella prima metà degli anni 80 ha frequentato a più riprese corsi di perfezionamento in Fitoterapia in Francia.
Attualmente è docente al corso di perfezionamento in fitoterapia presso le Università di Siena e di Pavia, è membro della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e svolge la sua attività libero professionale in alcuni Centri Medici Specialistici in Piemonte, dove coordina un gruppo di ricerca clinica nel settore fitoterapico in collaborazione con altri colleghi.
Ha pubblicato svariati articoli scientifici sulla fitoterapia sulla rivista Acta Phytotherapeutica, organo ufficiale della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e su altre riviste scientifiche internazionali.
Collabora con alcune testate giornalistiche (Corriere Salute e altri) per la stesura e la validazione di articoli inerenti la fitoterapia. Effettua inoltre consulenza scientifica nel settore industriale farmaceutico rivolto alla fitoterapia.
È Presidente della Società Italiana di Medicina naturale (SIMN), fondazione a carattere scientifico per la formazione fitoterapica dei medici e dei farmacisti, per la ricerca clinica in fitoterapia e per la farmacovigilanza nel settore fitoterapico.
È membro del progetto Phytonet, che è un progetto di ricerca sugli isoflavoni di soia finanziato dalla Comunità Europea.
Ha svolto e svolge numerosi corsi di fitoterapia scientifica per farmacisti, medici pediatri e medici di medicina generale nell’ambito del programma ECM del Ministero della Salute.

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