Pielectasia fetale alla 37a settimana di gestazione

DOMANDA

Sono prossima a partorire il mio secondo bimbo, sono alla 37a settimana, il mio ginecologo, premesso che mi ha rassicurato, ha riscontrato nel rene destro una pielectasia di mm 8,3, ancora al disotto del cm. Ma io sono ugualmente un po' preoccupata, visto l'aumento di mm degli ultimi mesi da 4 mm a 8 mm. Cosa succede se questo valore raggiunge il cm? Ci sono legami tra questa patologia e altre malformazioni cromosomiche?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa

La calicopielectasia è considerata di grado lieve se nel feto a termine è inferiore al centimetro. Al di sopra di questo valore è maggiore il rischio di compromissione della funzione del rene interessato. Ovviamente, il problema è più serio se sono interessati entrambi i reni. Non ci sono correlazioni particolari con anomalie cromosomiche. Le cause sono più d'una e sarebbe prolisso, oltreché inutile, spiegarle tutte adesso. È comunque una situazione da inquadrare bene alla nascita o nei primi 20-30 giorni di vita. Le verranno consigliate un'ecografia dell'apparato urinario e una visita di un urologo pediatra (durante la degenza stessa o poco dopo), dal cui esito dipenderanno le scelte di eventuali altri controlli o cure. Le consiglio di partorire in un centro con una buona neonatologia, che significa avere un buon servizio di radiodiagnostica per neonati e un buon consulente urologo pediatra. Saprà consigliarla anche il suo ginecologo.

Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.

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