Pianto ininterrotto per tre ore, effetti

DOMANDA

Cosa comporta un pianto a squarciagola per tre ore di fila all'asilo senza che la maestra avvisi la mamma? La mia bimba si era fatta anche la pipì addosso e ha avuto febbre: può essere un trauma?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa

Un pianto di 3 ore non ha effetti specifici se non quello di perdere il controllo di sé, con conseguente pipì addosso, a volte vomito e aspetto sconvolto del piccolo, tutte evenienze rimediabili e che non lasciano tracce. Questo se l'episodio resta unico. Altrimenti, se ogni giorno all'asilo viene vissuto così male c'è da chiedersi che cosa ci sia che non va. È una scuola valida? Il personale è affidabile? Le sembra di lasciare la bambina in mani professionali e competenti? Se la risposta è sì, le consiglio di fidarsi. Piuttosto chiarisca cosa è successo, come mai non sono riusciti a calmarla. Non sempre chiamare la mamma è la soluzione, anzi spesso è controproducente. Se il problema è un distacco un po' difficoltoso, è proprio una soluzione da evitare fino all'ultimo. Si rischia di rendere un problema qualcosa che, al contrario, è fisiologico: qualche pianto lo fanno tutti, o quasi.

Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.

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