Patina bianca sulla lingua, cause

DOMANDA

Da qualche tempo noto una patina bianca sulla lingua. Che cosa può causare questo disturbo?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Samanta Mazzocchi, Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva

Molte sono le condizioni che favoriscono la formazione della patina bianca sulla lingua. Una causa frequente è la secchezza dell'epitelio mucoso del cavo orale che provoca un più veloce sfaldamento delle cellule che lo compongono. Gli abbondanti residui che si producono si depositano sulla lingua e vi ristagnano per la mancanza della funzione di risciacquo esercitata dalla saliva. La xerostomia, così si chiama la condizione di secchezza delle fauci, può derivare dall'utilizzo di particolari farmaci, dalla scarsa assunzione di acqua nel corso della giornata e dall'abitudine a respirare con la bocca aperta; oppure dipendere da patologie specifiche come quelle a carico delle ghiandole salivari. Tutti i fattori che favoriscono la formazione di placca batterica, come la frequente assunzione di zuccheri raffinati, determinano anche la formazione e l'ispessimento della patina sulla lingua. Così come l'assunzione di determinati alimenti, ad esempio latte e formaggi, cibi con conservanti o particolarmente elaborati, l'abitudine di mangiare tra i pasti principali o ritardarli. Ma queste sono solo alcune delle condizioni favorenti la patina bianca sulla lingua.

Samanta Mazzocchi
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 2002 presso l’Università degli Studi di Pavia. Ha operato come studente interna e poi come specializzanda presso l’Istituto di Medicina Interna del Policlinico IRCCS San Matteo di Pavia, dove nel 2008 ha conseguito il diploma di Specializzazione in "Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva".
Dal 2009 presta servizio presso l’U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’IRCCS Policlinico di San Donato Milanese. Dal 2013 opera come dirigente medico presso l’UO di Medicina dell’Ospedale di Castel San Giovanni, Azienda Ospedaliere di Piacenza, in qualità di Medico Gastroenterologo, occupandosi sia dell’ambulatorio di gastroenterologia sia di endoscopia digestiva.
Ha partecipato a diversi corsi e congressi di aggiornamento ed è coautrice di pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali.
Nel febbraio 2004 ha partecipato a Bologna al “Corso residenziale di addestramento sulle metodiche di studio della motilità gastro-intestinale”.
Nel maggio 2008 è stata relatrice al Corso “Screening, inquadramento e trattamento delle disfagie neurogene” a Pavia con una relazione sul Ruolo della manometria esofagea.
Nel novembre 2009 è stata relatrice al Corso “Se il freddo fa diventare la mani blu”, a Grumello del Monte (BG) con la relazione “le complicanze gastroenteriche e terapia”.
Nel Marzo 2010 è stata relatrice al Simposio di Chirurgia Colorettale funzionale dal titolo “Le disfunzioni del pavimento pelvico”, presso il Policlinico San Donato Milanese.

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