Ozonizzazione dell’acqua

DOMANDA

Ho letto su alcuni siti web che bere acqua trattata con ozono fa bene alla salute. Attualmente bevo solo acqua minerale in bottiglie perché non sopporto il sapore di cloro dell'acqua potabile della nostra zona. Avrei intenzione fare installare un apparecchio domestico che purifichi e ozonizzi l'acqua potabile, ma prima di farlo gradirei un parere medico.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Samanta Mazzocchi, Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva

L’ozono è un metodo di utilizzo per la disinfezione delle acque reflue, ha un potere ossidante più elevato di agenti chimici (come il cloro) ed è in grado di inattivare e distruggere microrganismi. Tuttavia non ha il potere di rendere le acque più ricche di minerali, la sua utilità per la salute consiste appunto nella elevata capacità di eliminare batteri, virus e spore dannose alla salute.

Samanta Mazzocchi
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 2002 presso l’Università degli Studi di Pavia. Ha operato come studente interna e poi come specializzanda presso l’Istituto di Medicina Interna del Policlinico IRCCS San Matteo di Pavia, dove nel 2008 ha conseguito il diploma di Specializzazione in "Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva".
Dal 2009 presta servizio presso l’U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’IRCCS Policlinico di San Donato Milanese. Dal 2013 opera come dirigente medico presso l’UO di Medicina dell’Ospedale di Castel San Giovanni, Azienda Ospedaliere di Piacenza, in qualità di Medico Gastroenterologo, occupandosi sia dell’ambulatorio di gastroenterologia sia di endoscopia digestiva.
Ha partecipato a diversi corsi e congressi di aggiornamento ed è coautrice di pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali.
Nel febbraio 2004 ha partecipato a Bologna al “Corso residenziale di addestramento sulle metodiche di studio della motilità gastro-intestinale”.
Nel maggio 2008 è stata relatrice al Corso “Screening, inquadramento e trattamento delle disfagie neurogene” a Pavia con una relazione sul Ruolo della manometria esofagea.
Nel novembre 2009 è stata relatrice al Corso “Se il freddo fa diventare la mani blu”, a Grumello del Monte (BG) con la relazione “le complicanze gastroenteriche e terapia”.
Nel Marzo 2010 è stata relatrice al Simposio di Chirurgia Colorettale funzionale dal titolo “Le disfunzioni del pavimento pelvico”, presso il Policlinico San Donato Milanese.

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