Malaria e profilassi omeopatica

DOMANDA

Ho un bambino che a dicembre avrà quattro mesi. Secondo lei è possibile portarlo all'estero, precisamente sulla costa del Kenya, facendogli prendere medicine omeopatiche come profilassi antimalarica?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa

La profilassi malarica omeopatica non offre sicuramente le stesse garanzie della profilassi con farmaci tradizionali, che sono peraltro consigliati anche nei bambini più piccoli, purché di peso superiore ai 5 kg. È necessario comunque, che ne parli con il suo pediatra perché alcuni sono più sicuri e sostenuti da una maggior esperienza rispetto ad altri. Inoltre, vorrei ricordare che nel periodo natalizio, nella zona indicata, il rischio anofele è assai elevato. Il problema, comunque, è legato essenzialmente alla maggiore o minore possibilità di essere in zone frequentate da probabili portatori: miliardi di zanzare in una foresta disabitata non sono pericolose, una anofele in un mercato affollato è una iattura. Infatti la malaria viene trasmessa da una zanzara anofele che ha recentemente punto una persona portatrice di malaria. La profilassi farmacologica, non dà la garanzia assoluta di non ammalarsi, ma abbatte di molto il rischio di contrarre soprattutto le forme più gravi. Vanno comunque sempre usati repellenti e protezioni antizanzare, oltre a evitare le zone molto frequentate, per ridurre il più possibile il rischio di essere punti.

Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.

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