Le regole per un’idratazione corretta

Assicurarsi il fabbisogno giornaliero di acqua non serve solo a non sentire sete, ma soprattutto a mantenere intatte le principali funzioni dell’organismo.

L’acqua è considerata la prima bevanda in tutto il mondo: nove persone su dieci affermano di berla tutti i giorni, ma quasi una su tre non beve nemmeno un litro al giorno. Sono i risultati emersi da un sondaggio condotto nel 2017 in sette Paesi (Cina, Francia, Italia, Messico, Regno Unito, Stati Uniti e Turchia).

Per una giusta idratazione

L’acqua è il principale costituente del corpo umano. Nei maschi adulti rappresenta circa il 60% del peso corporeo, nelle femmine dal 50 al 55% e nei neonati ben il 75%.

Inoltre, l’acqua è coinvolta in quasi tutte le funzioni del corpo umano. Per questo è necessario assicurare all’organismo la giusta idratazione, soprattutto quando la perdita di liquidi è superiore alla norma, per esempio in caso di aumento della sudorazione oppure quando si è colpiti da eccessiva perdita di feci (per esempio in caso di gastroenterite).

Una perdita d’acqua corporea pari a circa l’1% è normalmente compensata entro 24 ore. È stato però dimostrato che  l’assenza di tale compensazione e l’ulteriore aumento della perdita d’acqua corporea compromettono le funzioni fisiche e cognitive.

Acqua e benessere

L’acqua svolge innumerevoli funzioni all’interno dell’organismo: per esempio, favorisce la dissociazione degli elettroliti, permette lo svolgimento delle trasformazioni metaboliche e di numerose reazioni enzimatiche e mantiene la temperatura corporea nella norma.

Inoltre, assicura l'elasticità della cute e una costante produzione di saliva e del film lacrimale degli occhi, e permette lo svolgimento dei processi fisiologici della digestione.

Anche l’apparato urinario e quello cardiovascolare traggono vantaggio dall’acqua. Nel primo caso perché aumenta la diuresi, elimina le scorie, previene la formazione di calcoli e svolge azioni antiflogistiche e antinfettive. Nel secondo, l’acqua è importante perché riduce la viscosità del sangue e quindi il rischio di trombosi.

Infine, l’acqua è indispensabile per la corretta attività del cervello, perché la disidratazione riduce l’efficienza cerebrale e ostacola i processi cognitivi.

Quando ci si disidrata?

L’acqua corporea viene persa soprattutto con la produzione di urine e feci e con la sudorazione. Il primo segno di disidratazione, che compare già quando la perdita di acqua rispetto al peso corporeo è solo del 2%, è la sete. Meglio però non aspettare di avere sete per bere, soprattutto nel caso di bambini e anziani, che rischiano maggiormente di andare incontro a disidratazione in quanto presentano una minore percezione della sete e un minore stimolo naturale a bere.

In caso di disidratazione lieve possono comparire crampi, apatia, astenia, maggiore irritabilità; forme più gravi inducono malessere generale, allucinazioni, ma in alcuni casi si può rischiare anche l'insorgenza di un colpo di calore.

Uno stato di persistente disidratazione è associato a un significativo incremento di rischio di molte patologie anche gravi, soprattutto a carico del rene.

A ogni età la sua dose

Il fabbisogno di liquidi aumenta con l’età.

Fascia d’età Quantità di liquidi/die
Lattanti 0-6 mesi 100 mL/kg
6-12 mesi 800-1000 ml
Bambini 1-3 anni 1100-1300 ml
4-8 anni 1600 ml
9-13 anni Maschi 2100 mL
Femmine 1900 mL
Adolescenti-adulti > 14 anni Maschi 2500 ml
Femmine 2000 ml

Il fabbisogno previsto per gli adulti deve essere rispettato anche dagli anziani, a cui occorre prestare molta attenzione, perché, come anticipato, presentano meccanismi alterati dello stimolo della sete, che li porta ad assumere meno liquidi del previsto.

I consigli degli esperti

  • Bere circa 2 litri di acqua al giorno
  • Meglio bere di più tra un pasto e l’altro per migliorare lo smaltimento di sodio, le funzionalità intestinali e renali, ma anche l’attività cerebrale
  • Non bisogna aspettare la sensazione di sete per bere, soprattutto d’estate
  • Mangiare tutti i giorni frutta e verdure fresche di stagione
  • Attenzione all’alcol e alla caffeina, che aumentano la diuresi e quindi le perdite di acqua
  • Evitare le bibite zuccherate: la metabolizzazione degli zuccheri richiede utilizzo di acqua e alla lunga provoca ancora più sete.

Maria Eva Virga
Maria Eva Virga
Giornalista da 20 anni, vive a Milano, è sposata e ha due figli. Per dieci anni ha diretto un mensile dedicato al mondo dell'entertainment (giochi, videogame, film di animazione), poi una testata di settore destinata agli operatori della grande distribuzione. Dopo la nascita del secondo figlio ha iniziato a lavorare da freelance per conciliare famiglia e lavoro. Ha collaborato, tra l'altro, per l'inserto economico di Panorama, Economy, presentando casi aziendali di successo "made in Italy". Successivamente ha iniziato a lavorare per un service editoriale specializzato in medicina, farmacia e sanità scrivendo articoli, libri, comunicati stampa e contenuti per diverse case editrici, periodici di medicina, farmacia e politica sanitaria. Collabora con la Federazione mondiale del Termalismo di cui è divenuta addetto stampa, e con alcune testate di divulgazione scientifica. Coltiva ancora l'interesse per le piccole medie imprese italiane collaborando con riviste di settore nell'ambito del food e del non food, dedicandosi spesso ad argomenti che trattano la salute e il benessere.

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