Irritabilità, allattamento artificiale e ormoni cannabinoidi

DOMANDA

Sono il padre di un bimbo di 7 anni che non trovo in salute, nonostante le perizie mediche che affermano il contrario. Mio figlio è secco e nervoso, piange in continuazione sopratutto quando gli viene negato qualcosa. Ha problemi a defecare a causa di un suo blocco psicologico. Ieri mi sono imbattuto in un articolo sul latte materno, dove si descrive l'effetto dell'ormone simile al THC ivi presente, che calma il bimbo e gli sviluppa il senso dell'appetito. Il latte artificiale non presenta l'ormone in questione: come posso rimediare adesso alla sua carenza in età infantile?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa

Un bambino irritabile, inappetente, un po' nervoso, facile al pianto, che regge poco le frustrazioni, anche il vedersi negata una richiesta, desta spesso preoccupazioni nei genitori, ma ci sono non pochi bambini come il suo. La maggior parte deve solo maturare un po'. Se le visite e gli esami dicono che è in salute fisica, è probabile che si tratti di un problema di irritabilità in generale, ma se le sembra che la situazione meriti di andare a fondo, per una diagnosi specifica la invito a rivolgersi a un bravo neuropsichiatra dell'età evolutiva, non è pensabile né serio dare opinioni precise senza una valutazione personale e approfondita del bambino e del suo ambiente. Riguardo al tetraidrocannabinolo, abbreviato THC, e alla presenza di qualcosa di simile nel latte materno, va precisato che non è proprio così lineare. Il THC, come tutte le sostanze psicotrope, agisce su dei recettori cerebrali, che vengono stimolati anche da sostanze endogene e in processi fisiologici, ma in modo artificiale, amplificato e senza il controllo intrinseco che invece esiste nel processo fisiologico. I recettori stimolati dal THC, in particolare, sono quelli correlati al sistema del benessere, piacere, gratificazione, emotività, regolazione dell'appetito. Questo sistema viene spontaneamente attivato in molte e ricorrenti situazioni gradevoli della nostra vita. Il latte materno contiene molte sostanze che mancano nel latte artificiale, tra cui alcuni ormoni di derivazione materna, altri vengono invece prodotti dal neonato stesso dopo l'assunzione di latte materno. Non ci sono però studi che dimostrano che i bambini che sono stati allattati artificialmente siano più nervosi, magri, inappetenti e irritabili, anzi, in genere è più facile che siano più in carne e più inclini a mangiare dolciumi. E soprattutto non è dimostrato che sia in causa la mancata stimolazione del recettore per il THC.

Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.

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