Ipertensione e differenza di valori rilevati tra le due braccia

DOMANDA

Sono un ragazzo di 23 anni. Questa estate, a seguito di un ricovero in ospedale per crisi ipetertensiva con pressione arteriosa 190/125, ho condotto una serie di esami che non hanno rilevato nulla di anomalo. Mi sono stati prescritti 10 mg di amlodipina. Ultimamente, dato che la pressione si attestava comunque a livelli più alti rispetto alle prime settimane di assunzione del farmaco e avendo notato una differenza tra i 15 e i 30 punti di pressione tra un braccio e l'altro, il mio medico curante ha modificato la terapia con 30 mg di Lercaprel e mi ha detto che la differenza tra un braccio e l'altro non è preoccupante. Vorrei sapere se davvero questa differenza di pressione non è preoccupante e se, eventualmente, ci siano degli esami più specifici da fare.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Claudio Panciroli, Cardiologo

Va bene il controllo dell'ipertensione, come è stato fatto, in maniera approfondita soprattutto in un paziente molto giovane, concordo con il farmaco Lercaprel (associazione di calcioantagonista e aceinibitore) anche se io in genere preferisco dare due pastiglie di due categorie diverse di farmaci invece delle associazioni già impostate. Per la differenza riscontrata nel controllo pressorio tra i due arti superiori è possibile, ma per togliersi ogni dubbio di stenosi arteriose che inficiano la misurazione della pressione arteriosa, eseguirei un doppler arterioso da un chirurgo vascolare.

Claudio Panciroli
Cardiologo
Dal 1985 esercita la professione presso l’Azienda Ospedaliera della Provincia di Lodi, in USS Interdipartimentale di Emodinamica di cui è responsabile e in USC di Cardiologia e, privatamente, in ambulatorio.
Laureato e specializzato presso l’Università degli studi di Pavia, dal 1996 si occupa principalmente di emodinamica e dal 2001 anche di interventistica coronarica.
Ha frequentato negli anni, per studio, i seguenti reparti ospedalieri: CNR Fisiologia Clinica di Pisa, Centro Medico di Montescano, Cardiologia di Trieste, Centro Trapianti di Milano Niguarda Cardiologia, l’emodinamica di Cittadella (PD), l’emodinamica di Legnano, l’emodinamica di Pavia (consecutivamente per 5 anni in comando periodico), l’emodinamica HSR Milano occupandosi di Angina di Prinzmetal ed aritmie ischemiche, scompenso cardiaco, sindromi coronariche acute, IMA.
Ha ricoperto diversi incarichi pubblici, tra i quali: Ufficiale Medico con incarico di Dirigente del Servizio Sanitario, Direttore sanitario provinciale CRI Lodi, VicePresidente CRI Lodi, Presidente Lega Navale Italiana sez. Lodi, Insegnante scuola infermieri AO Lodi.
È autore e coautore di 153 pubblicazioni scientifiche tra articoli ed abstracts su riviste cardiologiche nazionali ed internazionali; è stato relatore a 34 congressi/convegni nazionali ed a 10 congressi di cardiologia internazionali.
Ha eseguito diversi studi clinici policentrici; ora sono in corso o appena conclusi cinque studi clinici policentrici per l’emodinamica (Early ACS, Cactus, Patogenesi della trombosi acuta nell’IMA, Apical Balloning, BLINK)

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